ESCLUSIVA TJ - Marcello Lippi: "La Juve di Conte mi ricorda la mia del '94. Quando Napoli-Juve cambia la stagione..."

Se dovessimo racchiudere tutta la sua epopea in bianconero, basterebbe chiamarlo Mr Vittoria. Marcello Lippi infatti nei suoi otto anni alla guida della Vecchia Signora ha vinto ben 5 Scudetti, 1 Champions League, 1 Coppa Intercontinentale, 1Supercoppa Europea, 1Coppa Uefa, 1Coppa Italia e 4 Supercoppe Italiane. Un'epopea straordinaria quella vissuta dalla Juventus a cavallo degli anni Novanta e Duemila con in panchina il tecnico viareggino, che era sbarcato all'ombra della sponda bianconera della Mole dal Napoli, che proprio Lippi aveva pilotato alla qualificazione in Coppa Uefa. Ad arrichire la straordinaria carriera di Marcello Lippi poi c'è stata l'epica vittoria della Coppa del Mondo a Germania 2006, che ha fatto entrare nella leggenda l'allenatore toscano. E allora chi meglio di Marcello Lippi, per analizzare il campionato dei bianconeri nonchè appropinquarci al big-match di domenica sera fra le sue due ex squadre Napoli e Juventus. TuttoJuve.com ha appunto intervistato in esclusiva l'ex allenatore juventino.
Mister, può durare il primato della Juve di Conte?
"Penso proprio di sì. La Juventus ha allestito una squadra molto competitiva, inoltre a differenza delle avversarie potrà beneficiare del vantaggio di non disputare le coppe europee, che permette ai bianconeri di preparare al meglio le gare".
Conte è stato un suo giocatore: si aspettava potesse avere una carriera così brillante da allenatore?
"Non sono sorpreso, anzi posso dire che me lo aspettavo. Infatti Antonio Conte ha sempre avuto un grande carattere e una forte personalità sin da quando era giocatore. Inoltre la sua determinazione era d'esempio per il gruppo, era un vero trascinatore. Queste caratteristiche le ha trasmesse anche nella sua nuova esperienza di allenatore".
Che Napoli-Juve si aspetta domenica?
"Mi aspetto una grande sfida, che sarà importante soprattutto per la Juve. Se i bianconeri facessero risultato anche al San Paolo decollerebbero definitivamente".
Che ricordi la legano invece a questa sfida?
"I ricordi sono molteplici, in particolare per ciò che concerne la mia lunga esperienza in bianconero. Uno dei ricordi più particolari e al quale sono legato è la vittoria, che riuscimmo a cogliere il primo anno che allenavo la Juve. Quel successo fu fondamentale e ci diede la spinta definitiva verso la vetta, confermando le nostre ambizioni da Scudetto. A Napoli poi con la Juve abbiamo spesso fatto risultato e vinto, perciò sono tutti bei ricordi".
Molti accostano la Juve di Conte alla sua prima Juve: lei intravede qualche somiglianza?
"Mi ci rivedo molto in questo paragone. Entrambe le squadre infatti sono caratterizzate dallo stesso carattere volitivo, dalla stessa determinazione e voglia di vincere. Inoltre avverto nell'ambiente lo stesso entusiasmo dei nostri inizi".
Quella Juventus, per la cronaca, terminò la stagione vincendo lo Scudetto...
"Auguriamoci per tutti i tifosi juventini che il finale anche quest'anno sia identico ad allora".