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Bonetti sulla nuova Juve: "Il problema è sempre la mentalità, sconvolto dalla gestione dei fuori rosa. Motta? Qui il secondo posto non è contemplato

12.08.2024 12:45 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Bonetti sulla nuova Juve: "Il problema è sempre la mentalità, sconvolto dalla gestione dei fuori rosa. Motta? Qui il secondo posto non è contemplato
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La redazione di Tuttojuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista bianconero dal 1985 al 1987, Ivano Bonetti, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:

Cominciamo dalla fine: Koopmeiners e Nico Gonzalez sono i due giocatori giusti per rinforzare ancora di più questa Juventus?

"Sono del parere che i giocatori debbano essere in possesso della personalità per reggere il peso di questa maglia, come spessore non saprei ma a livello di qualità Koopmeiners e Nico sono giusti per la Juve. Il problema della Juventus è sempre la mentalità, perché è la quarta volta dal 2019 che cercano di cambiare progetto e ci vuole più stabilità. Bisognerà vedere se la sposeranno fino in fondo, ci vorrà come sempre più pazienza che tempo".

Fa bene la Juventus ad inseguire così a lungo Koopmeiners?

"Koopmeiners è un giocatore abituato a giocare uomo su uomo nell'Atalanta, a differenza di Thiago Motta che chiede di cambiare molte posizioni in campo e cerca di sfruttare più lo spazio. Quindi, bisognerà capire come riuscirà ad ambientarsi in fretta alle nuove indicazioni tattiche. Il calcio di Gasperini è differente in tal senso e ci vorrà ambientamento: prima con il talento naturale ci riuscivi subito, ora fai più fatica visto che i calciatori sono un po' più costruiti. Anche perché la Juventus, a differenza dell'Atalanta, deve ricreare un certo tipo di gioco e il suo sistema non è ancora collaudato. La pressione che c'è a Torino, dopo due pareggi di fila, poi, non c'è a Bergamo. Anche questo è da tenere in considerazione".

La Juve, poi, ha bisogno ancora di completare la rosa, almeno con altri due/tre giocatori.

"Sono d'accordo ma siamo sempre lì, i fuoriclasse non li puoi comprare e quindi ti devi affidare ai buoni giocatori. L'importante è che saranno profili adatti per il calcio di Motta, altrimenti non renderanno al massimo delle loro potenzialità".

Ti aspettavi una gestione dei fuori rosa così netta e decisa nei confronti di tanti giocatori importanti?

"Clamorosamente no, perché la Juventus non metteva mai nessun giocatore fuori rosa. Sono sconvolto. E' vero che i tempi sono cambiati, ma così le situazioni peggiorano di giorno in giorno e bisognerebbe ristabilire un po' di equilibrio in tutte le società. Per evitare di creare maggiore confusione, basterebbe che i giocatori rispettassero i contratti firmati e le società rispettassero tutti gli accordi presi in sede di firma. Ma è possibile che a Chiesa, l'unico giocatore italiano che salta l'uomo, non si riesca a trovare una collocazione? Ho letto, poi, che lui chiede un sacco di soldi in più per l'ingaggio. E queste, francamente, sono due anomalie che prima non succedevano, c'era più serietà e più controllo su queste situazioni. Il calcio sta andando allo sfascio, i giocatori buoni come Calafiori li paghi 50mln e i fuoriclasse non te li puoi più permettere. Allora un attaccante che segna 30 gol, oggi, quanto lo devi pagare? Siamo fuori di testa, tutti dobbiamo dirlo e i primi a farlo devono essere i giornalisti che parlano di questo sport".

Quindi non invidi Thiago Motta per quello che dovrà fare alla Juve?

"Ha dimostrato carattere nella scelta, ora dovrà farlo coi risultati e cercare di essere competitivo in Champions per cercare di vincerla e riuscire a portare a casa nuovamente lo scudetto dopo tanti anni. Ad Allegri era stato chiesto di vincer tutto, visto che una Juve seconda non è più contemplata, quindi da parte mia ci sarà molta curiosità nel seguire quest'anno la formazione bianconera".

Si ringrazia Ivano Bonetti per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.