Luciano Moggi a Tempi.it : "Scettico sull'operazione Giovinco, alla Juve manca un nuovo Trezeguet"

La Juventus è letteralmente scatenata nel calcio mercato, e le due ultime operazioni, Marco Verratti e Sebastian Giovinco (ancora in attesa di essere ufficializzate) sono un'ulteriore conferma. L'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, a Tempi.it rivela però alcune delle sue perplessità sul ritorno a Torino della formica atomica: "Verratti è un ottimo acquisto per il futuro. Per Giovinco sono più scettico.Premesso che lo apprezzo tantissimo, lo conosco bene, so cosa può dare e quali sono le sue caratteristiche. Detto questo, se le cifre di cui si parla sono vere (11 milioni di euro per la metà del giocatore) mi sembra che sia un’operazione senza senso, una spesa fuori luogo. Io a 11 milioni lo avrei lasciato al Parma e con quei soldi più altri avrei comprato una punta forte fisicamente, un capocannoniere. Non mi stuferò mai di dirlo ma a questa squadra manca un Trezeguet, non un fantasista, manca uno da 20 gol a stagione non quello che ti inventa la giocata".

Il Giovinco goleador di Parma potrebbe dunque non ripetersi alla Juve: " Ha segnato tanto ma facendo la punta, non l’attaccante esterno e nemmeno giocando dietro due centravanti. E poi giocare al Parma è diverso che giocare con la Juventus. Gli avversari ti marcano in modo diverso, le difese sono più chiuse, stanno in 9 giocatori dietro la linea della palla".

Moggi è comunque contento del ritorno di Sebastian: "Giovinco dà sicuramente più qualità ai bianconeri. Dico che l’errore sta nella valutazione economica. Ed è un errore grave, soprattutto oggi che di soldi ce ne sono meno, almeno così dicono. Dire che Giovinco se la può giocare vuol dire che la campagna acquisti della Juve sta per finire, che la squadra non si è rinforzata a dovere né per la Champions né per il campionato, che difficilmente sarà di basso livello come quello dello scorso anno.
Quindi l’errore è economico".

Le altre squadre sono un pò al risparmio nell'ottica del fair play finanziario, ma secondo Moggi il vero fair play era quello della triade: " Il vero Fpf lo faceva la Juventus di Giraudo-Moggi-Bettega: noi cercavamo di fare risparmiare la società. Abbiamo venduto Zinedine Zidane per 150 miliardi delle vecchie lire e con quei soldi abbiamo rifatto la squadra inserendo giovani campioni come Buffon, Thuram e Nedved. Queste sono operazioni intelligenti e ben fatte. Il Fpf di adesso è una barzelletta, non è preso sul serio se si spendono i soldi in questo modo".