Inter, Thuram: "Meno gol in Champions? Conta vincere. Lautaro è sempre stato tranquillo"

21.01.2025 22:50 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Inter, Thuram: "Meno gol in Champions? Conta vincere. Lautaro è sempre stato tranquillo"
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È Marcus Thuram il giocatore scelto dall’Inter per affiancare Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League con lo Sparta Praga. Ecco quanto raccolto da TMW.

In campionato avete una media gol molto alta, mentre in Champions segnate meno. Come lo spieghi?
"Per me l'importante è che arrivino i tre punti, in Champions ci siamo riusciti, a parte che a Leverkusen. Vincere 1-0 o 3-0 non cambia molto".

Quanto è difficile giocare contro un'avversaria come il Napoli, che non ha le coppe?
"L'anno scorso abbiamo vinto anche giocando la Champions, non penso possa essere una scusa per noi. L'importante è entrare in campo concentrati mentalmente sui tre punti".

Con l'Empoli siete segnati a tornare tu e Lautaro nella stessa partita.
"Sono molto contento quando Lauti fa gol e lo stesso vale per lui, poi farlo nella stessa partita è un dettaglio, ma è sempre bello".

Quest'anno inseguite, a differenza dell'anno scorso. Cosa cambia?
"Per me nulla, per una squadra come l'Inter l'unica cosa importante è vincere tutte le partite, a prescindere dall'essere davanti o indietro".

Sei sempre tra i giocatori più sorridenti della squadra, in conferenza stampa meno: ti stanno antipatici i giornalisti o vuoi stare più attento a livello di comunicazione?
"Siete pericolosi (ride, ndr)".

Ti era mai capitato di entrare in un gruppo come quello dell'Inter? E qual è il segreto?
"Penso che il segreto sia che ci sono 23-24-25 giocatori che amano stare insieme, allenarsi insieme, passare del tempo insieme. Sul campo siamo veri amici e vogliamo sforzarci l'uno per l'altro".

Lautaro sembra essersi messo alle spalle le sue difficoltà, lo vedi più tranquillo?
"Non è mai stato nervoso, lo vedete più tranquillo perché torna a fare gol, ma ci trascina da inizio stagione con i suoi sforzi in campo. È un leader, ma non è più tranquillo perché non era nervoso prima".