Garlando (Gazzetta): "Il più grande errore di Motta? La mancanza di empatia con i giocatori"

Sulle pagine di "Gazzetta.it", Luigi Garlando torna sull'esonero, da parte della Juventus, di Thiago Motta: "Oggi è il Dantedì. Si celebra la memoria del Sommo Poeta, nel giorno dell’inizio del suo viaggio letterario nell’aldilà. Thiago Motta, entrato in una selva oscura, ci è rimasto. Cristiano Giuntoli, pessimo Virgilio, lo ha mollato con parole aspre. L’Alighieri ha qualcosa da dire: "Sai qual è stato il tuo più grande errore, Thiago? La mancanza d’empatia con i giocatori. Ti sarebbe bastato leggere il Canto 26° della mia Divina Commedia.
Ulisse deve convincere i marinai a seguirlo oltre le Colonne d’Ercole, dove, secondo le conoscenze dell’epoca, finisce il mondo. Serve del fegato per avventurarsi nel nulla. Ma Ulisse con "un’orazion picciola" infiamma i cuori e li spinge all’impresa. Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza. Questo dovevi fare al primo allenamento, Thiago. "Un’orazion picciola" e appassionata: "Ragazzi, da tre anni vi raccontano che le Colonne d’Ercole sono a centrocampo. Io vi dimostrerò che c’è vita e gloria anche nell’altra metà. Seguitemi! Attaccheremo in massa, segneremo, vinceremo. Fatti non foste per ripartire e basta! Uscite dalla difesa, teniamo palla e andiamo avanti! Danilo, vecchio marinaio, mi serve la tua esperienza. Tu dovrai guidare la ciurma. Yildiz, Mbangula, soffiate nelle vele la vostra fame di futuro! Dusan, carica il cannone! Se remeremo dalla stessa parte, la Juve tornerà a rivedere le stelle. Partiamo, amici!". Questo avresti dovuto dire, Thiago. Invece, tronfio come Farinata, hai voluto fare da solo, tenendo a distanza la ciurma e, nella tempesta, ti sei trovato solo. Sulla scialuppa messa in mare da Giuntoli".