E' sempre la stessa storia: "Interista diventi pazzo, senza Calciopoli...."

Diciamoci la verità: sentire e leggere i commenti dei tifosi interisti è una vera e propria goduria, più ancora delle magre figure che la loro squadra colleziona, in serie, sul campo. Cambiano gli allenatori, cambiano i giocatori, non cambia il risultato: come recita un famoso coro, “interista diventi pazzo, senza Calciopoli non vinci un c....”. Domanda per il tifoso nerazzurro medio che vorrebbe rivedere al più presto l'Inter del 2010: ti sei reso conto che quella squadra (quella del Triplete) era figlia di Calciopoli? Ti sei reso minimamente conto che tutto ebbe origine in quella estate del 2006 quando la allora improvvisata nuova dirigenza bianconera (passata alla storia non certo per competenza, lungimiranza e comprensione del testo) cedette per un tozzo di pane Ibrahimovic all'Inter? Dalla cessione successiva di Ibra al Barcellona arrivarono altri giocatori, etc, etc, etc, sino ad arrivare al maggio 2010, quando Mourinho e i suoi giocatori conquistarono la Champions League. Da lì in poi, tutto è tornato alla normalità. E sì, perché è questo lo status quo, ovvero trovarvi a distanza siderale dalla vetta della classifica, guarda caso occupata dalla Juve: la storia di quegli anni è stata una eccezione forzata, architettata e costruita su carta (anzi, sul cartone, per essere precisi). Non è sempre festa, non è sempre Calciopoli. Quando tutto rientra nei canoni della consuetudine, ecco che ognuno torna ad occupare il ruolo che gli compete. Pensate che fino a ieri pomeriggio, la maggior parte della gente pensava che LILA stesse solo ad indicare la Lega Italiana per la lotta contro l'Aids. E invece no: è colui che ha permesso al Parma di pareggiare a San Siro. Ricordiamo che i ducali hanno totalizzato 13 punti in classifica (poi ridotti a 10 in seguito alla penalizzazione) e che, quattro di quei 13 punti, li hanno conquistati contro i nerazzurri. Sorge spontanea una domanda: non è che questo Lila sia uno degli scherani al servizio di Luciano Moggi? Tra l'altro, avete controllato se l'arbitro è stato chiuso negli spogliatoi? Un consiglio: forse fareste meglio a chiudere i vostri calciatori nello spogliatoio, visto quanto combinano sul rettangolo verde.
E allora non vi resta che parlare di Calciopoli, evocare quelli che per voi sono stati bei tempi (costruiti ad arte, pardon su carta), e ricordare l'unico top player che ha militato tra le vostre fila negli ultimi anni: Guido Rossi. Che belle, quelle domeniche, vero? Pareva di vivere un sogno; ma i sogni fanno presto ad evaporare, e la realtà torna più prepotente che mai. In certi momenti, fate anche tenerezza, come il buon Gigi Simoni, che riecheggia nella memoria collettiva grazie alle interviste monotematiche che gli vengono proposte da pseudo giornalisti ammaestrati. Vorrebbe una medaglia commemorativa al merito, il buon Gigi, per quel campionato che considera moralmente vinto (e per il quale ovviamente tralascia di ricordare tutti gli episodi pro Inter che si verificarono in quella stagione). Chissà perchè al buon Simoni nessun giornalista chiede mai cosa ne pensa della vicenda Recoba, di campionati falsati dalla presenza di un calciatore tesserato in modo illecito, del fatto che l'Inter sarebbe dovuta finire in serie B. Ovviamente nessuno gli pone queste domande. Certo, meglio concentrarsi sul fare disinformazione, piuttosto che fare giornalismo. L'unica cosa che non fa una grinza, su quanto è stato scritto in queste ultime due settimane è il fatto che prescrizione non significa assoluzione. Questo è palese. Quando però la cosa viene fatta notare da chi, grazie alla prescrizione, s'è salvato da accuse ben più gravi, è per lo meno paradossale, quasi quanto l'attaccare Moggi per aver diffamato Giacinto Facchetti, quando è stata proprio la stessa Inter, per prima, ad usare il suo ex giocatore e dirigente come scudo dietro il quale trincerarsi. Una domanda: visto che Moggi era questo losco tipaccio a capo di una associazione (che comprendeva anche lui, se stesso e medesimo) atta ad alterare i risultati e ad influenzare il sistema, perchè l'Inter lo avrebbe voluto come dirigente? Buona Pasqua a tutti.