Borsa, titolo Juventus in calo
La Borsa di Milano ha terminato la giornata in ribasso, mentre gli altri principali mercati europei hanno mostrato risultati misti.
La Borsa di Milano chiude in calo (-0,38%). Borse europee prudenti
Il Ftse Mib di Milano ha perso lo 0,38%, chiudendo a 36.581 punti.
I listini di Parigi hanno chiuso con una perdita dello 0,19%, mentre Francoforte ha guadagnato lo 0,37%, Londra lo 0,61% e Madrid l'1,32%.
La tensione sui mercati è stata alimentata dai timori di una guerra commerciale, a seguito delle ultime decisioni adottate dagli Stati Uniti sui dazi.
Lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi è diminuito, chiudendo a 108 punti rispetto ai 109 punti della sessione precedente.
Il rendimento del titolo decennale italiano è sceso di quattro punti base, passando dal 3,49% al 3,45%.
L'Euro si è apprezzato rispetto al Dollaro, raggiungendo il valore di 1,042.
Tra le aziende quotate a Piazza Affari, Nexi ha registrato una perdita significativa del 3,11%. Le banche hanno mostrato andamenti variabili, mentre continuano le discussioni sul consolidamento del settore. Banco Bpm ha perso lo 0,23% chiudendo a 8,54 euro. Unicredit è rimasta quasi invariata con un lieve rialzo dello 0,03% a 44,63 euro. MPS è cresciuta dello 0,57% a 6,30 euro, mentre Mediobanca è cresciuta dello 0,63% a 15,87 euro. Bper ha guadagnato lo 0,79%, Intesa ha registrato una flessione dello 0,68%.
Telecom Italia ha avuto un'ottima performance, con un aumento dell'1,10%.
In fondo alla lista troviamo Campari e Iveco, che hanno perso rispettivamente il 2,45% e il 2,27%. Anche STMicroelectronics e Prysmian hanno mostrato cali del 2,03%. Le utility, tuttavia, sono state positive, guidate dal rialzo del gas. Italgas e A2a hanno guadagnato l'1,12%, Snam lo 0,94% e Hera lo 0,78%.
Anche Inwit e Tim hanno registrato acquisti, con incrementi rispettivamente dell'1,19% e dell'1,1%. Fincantieri è rimasta pressoché stabile con un calo dello 0,1%, nonostante l'annuncio di un importante ordine da 9 miliardi di euro.
Tra le azioni italiane a media capitalizzazione, si sono distinti Anima, che ha visto un aumento del 2,81%, raggiungendo i 6,94 euro, Cementir (+2,41%), Banca Generali (+1,96%) e IREN (+1,34%).
Ariston Holding ha invece subito le vendite più pesanti, chiudendo con una perdita del 4,10%.
Nel settore sportivo, Juventus ha visto un calo dell'1,75%, mentre Lazio ha registrato un incremento dell'1,72%.