La prima di Koopmeiners: un errore e tante buone idee. Ma poca concretezza (come tutti)

02.09.2024 11:30 di  Andrea Losapio   vedi letture
La prima di Koopmeiners: un errore e tante buone idee. Ma poca concretezza (come tutti)
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60 milioni valgono bene una Messa. Quella che è andata ieri sera in scena all'Allianz Stadium. Dal quarantacinquesimo in poi è stata un'ovazione completa per Teun Koopmeiners. Partita discreta, senza sussulti - come quella di tutti - ma qualche passaggio illuminante, in particolare per Vlahovic. Un solo errore, cercando di trovare la profondità alla mezz'ora del secondo tempo, con due saltellini quasi a lenire la frustrazione per non imporre il marchio alla prima giornata di bianconero.

Koop però si è svelato. Trequartista ma, in realtà, tuttocampista. Una sorta di galleggiante fra il 4-2-3-1 puro con Yildiz del primo tempo, più un 4-3-3 nella seconda frazione quando scalava in mezzo a Fagioli-Locatelli prima, McKennie-Douglas Luiz dopo. Senza però trovare lo squillo, con qualche buona intuizione non raccolta. Può capitare quando c'è da affinare l'intesa e, soprattutto, si arriva da pochi giorni di allenamento dopo un agosto abbastanza ballerino, fatto di certificati e non di sedute.

Il rodaggio ha bisogno dei suoi tempi, anche se ora non c'è più la scusa di una rosa davvero corta. Paradossalmente avere tutti i migliori, seppur solo nel secondo tempo, ha prodotto la prima partita senza gol e senza entusiasmo. C'è tempo per trovare l'intesa e i gol, oltre a qualche giocata che si è già intravista nel poco tempo a disposizione.