esclusiva tj

Mendes, ex allenatore Douglas Luiz: "Il cavaliere giusto per la Vecchia Signora, è uno dei migliori nel suo ruolo. E' molto simile a Khedira, su Motta..."

01.07.2024 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Mendes, ex allenatore Douglas Luiz: "Il cavaliere giusto per la Vecchia Signora, è uno dei migliori nel suo ruolo. E' molto simile a Khedira, su Motta..."
TuttoJuve.com
© foto di www.imagephotoagency.it

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato, in esclusiva, l'ex allenatore di Douglas Luiz ai tempi del Vasco Da Gama, Milton Mendes, per parlare approfonditamente del nuovo colpo Juve e non solo. Di seguito potete rileggere le parole di un altro ex tecnico, Jorginho (clicca qui):

Hanno ragione i tifosi bianconeri ad essere emozionati per l'arrivo di Douglas Luiz?

"Sì, concordo coi tifosi. È un centrocampista difensivo che gioca molto bene con la palla, è audace e le sue qualità tecniche sono importanti, ha iniziativa in impostazione, è molto intelligente, capisce le sfumature del gioco e, soprattutto, è un giocatore ormai pienamente nel pieno della maturità. Quando è stato mio calciatore al Vasco, era già più maturo della sua età. Ormai è una certezza di livello mondiale, l'esperienza in Inghilterra lo ha ulteriormente consolidato come un calciatore di alto livello e la Juve è il passo giusto per la sua carriera. Farà benissimo in Italia".

Ti sorprende che non sia rimasto in Inghilterra e non sia andato in un club come l'Arsenal o il Manchester City?

"Credo che Douglas e il suo staff siano stati molto intelligenti nella scelta del club, perché avevano la possibilità di poter giocare in tanti posti e hanno preferito la Juventus in quanto credono sia il progetto giusto per loro. Poi c'è un allenatore brasiliano che conosce anche la cultura italiana e il calcio europeo. Dipendesse da me, io punterei sempre ad un giocatore con le qualità di un brasiliano e il senso del gioco del vecchio continente, Lui sarà il cavaliere giusto per la Vecchia Signora".

La Juventus non ha un buon centrocampo da molti anni. Riuscirà Douglas Luiz a dimostrare di essere allo stesso livello di giocatori come Pirlo, Marchisio, Khedira e Pjanic?

"Lui è molto più simile a Khedira che a Pirlo, poiché l'ex centrocampista tedesco era uno che rompeva le linee avversarie ed era bravo negli inserimenti. Douglas lo vedo così, non ha il lancio lungo e non è bravo nei calci piazzati come lo era il vostro connazionale. Luiz è bravo nel movimento, nell'approccio col pallone, nell'interagire coi compagni vicini in modo da creare le giuste linee di passaggio. Scommetto che riuscirà ad integrarsi presto, ha una grande personalità e lo dimostrerà anche a Torino".

E' più forte in un centrocampo a due o in uno a tre?

"Douglas Luiz è un centrocampista di contenimento, ma è in possesso delle qualità giuste per la fase di costruzione. E' un giocatore moderno che può far benissimo in una linea a due e in quella a tre, non ha problemi in questo. La cosa interessante è che in un'azione è lì a fare il perno difensivo e in un'altra arriva nell'area avversaria a concludere in porta. Quindi in qualsiasi modo giocherà Thiago Motta, lui sarà perfetto".

Perché Thiago Motta ha chiesto alla Juventus di acquistare un giocatore come Douglas?

"Se si facesse un sondaggio con tutti gli allenatori, la maggior parte vorrebbe Douglas Luiz nella loro rosa tranne quelli che giocano con una linea di difesa a tre. La nuova Juventus che giocherà a quattro, invece, avrà bisogno di un giocatore delle sue caratteristiche e per questo motivo credo sia arrivata la richiesta di Thiago Motta alla società".

Quale è stato il primo impatto quando lo hai conosciuto?

"Era molto giovane, già irriverente, non aveva paura dei top club, dei grandi palcoscenici e dei tifosi. Si avvicinava alle partite con una sicurezza invidiabile ed è stato sempre molto audace, un ragazzo molto educato e laborioso quotidianamente in allenamento. In partita lo vedevo determinato, convinto dei suoi mezzi, ha sempre avuto quell'intelligenza di cogliere il gioco prima degli altri e questo lo vedrete presto anche in Italia. Il mio pensiero è sempre stato che sarebbe stato un grande giocatore, d'altronde c'erano tutte le premesse e il calcio europeo lo ha migliorato. Lo vedo come uno dei migliori nel suo ruolo al mondo e penso che sia già una realtà".

Jorginho ci raccontò che non ebbe subito difficoltà ad andare a muso duro contro capitan Danilo che aveva oltre trent'anni. C'è qualche episodio curioso che ricordi con lui al Vasco?

"Non ho niente di speciale da raccontare, Douglas è sempre stato un giocatore molto forte. C'è una cosa che ho trovato divertente, e mi riferisco al fatto che la notizia della sua cessione al Manchester City non poteva ancora uscire sui giornali. E infatti lui non si stava più allenando, questa cosa stava insospettendo i giornalisti e sapevamo avrebbero fatto domande in quella direzione. Così ho dovuto inventare una scusa e ho affermato che aveva avuto un problema intestinale. Non ricordo i dettagli, però fu così per uno o due giorni: trascorso quel tempo, Douglas partì per Manchester ed era già consapevole che sarebbe andato a giocare in Spagna. Con lui c'è stato un rapporto fin da subito e questo episodio è bello da far sapere ora, in modo da far comprendere che c'è sempre stata fiducia tra di noi".

Si ringrazia Milton Mendes per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.