Mattia Lombardo (Lucchese): "Juve U23 squadra di palleggiatori, ma i protagonisti vogliamo essere noi. Mentalità? La loro cultura della vittoria la si può solo imparare"

Se leggete soltanto il cognome Lombardo, a quale calciatore pensate? Al tifoso un po' più grande verrà sicuramente in mente il nome di Attilio, il mitico "Popeye" che con la maglia bianconera riuscì a vincere tutto quel che si poteva. A distanza di tanti anni, però, a sfidare la Juventus ci sarà il suo figlio d'arte Mattia, talentuoso calciatore della Lucchese che la nostra redazione ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per parlare del match e non solo:
A poco meno di 24 ore dal match, quali sono i tuoi pensieri in vista del match contro l'Under 23 della Juventus?
"Affronteremo sicuramente una situazione nuova, perché una squadra b non si è mai vista nel format italiano e incontrare la Juventus fa sempre molto piacere. Gli stimoli non ci mancheranno. I nostri avversari hanno una rosa composta da giovani di prospettiva e una qualità importante, ma per noi sarà una sfida come le altre perché il valore della posta è sempre di 3 punti".
Venite da una vittoria convincente contro l'Arzachena e, sicuramente, vorrete ripetere davanti al vostro pubblico quanto di buono fatto vedere. E' questo il vostro obiettivo?
"Il nostro obiettivo, chiaramente, è quello di vincere tutte le partite perché è questa la mentalità che bisogna avere quando affronti qualsiasi squadra. Secondo me ci sono tutti i presupposti per vedere una partita spettacolare, ma visto che giocheremo in casa cercheremo di essere noi i protagonisti".
La Juve è una squadra molto atipica per la categoria, ma sembra peccare di esperienza. Che atteggiamento ti aspetti dai ragazzi di Zironelli?
"E' una squadra molto tecnica, è composta da abili palleggiatori in mezzo al campo e il nuovo arrivo Del Prete è bravo a tenere la palla. Non a caso, è un giocatore di categorie superiore. Sicuramente dovremo aggredire la Juve, anche noi possediamo le qualità per poter dar fastidio. Chi avrà più voglia, a mio avviso, vincerà".
Siete distanti un punto in classifica, ma i bianconeri hanno una partita in più. Mi dicevi che vincerà chi ha più voglia, ma quindi chi è il favorito sulla carta?
"Questa è una domanda che bisogna porre a chi ha le giuste competenze per fornire una risposta, io devo pensare a far bene e il nostro obiettivo è quello di vincer la partita. La mentalità della Juventus è uguale dalla prima squadra agli Under 9, ha una cultura della vittoria che si può solo imparare e la verità è che una squadra forte. Domani, come ho già detto, conterà molto la voglia di vincere".
Hai avuto modo di seguire gli incontri dei tuoi avversari? Che ne pensi del loro centrocampo?
"Sì, conosco il centrocampo e gli interpreti. Ho avuto modo di giocare con Simone (Emmanuello ndr) a Vercelli ed è un giocatore formidabile, da tenere in considerazione ci sono anche Pereira e Kastanos. Sono tutti calciatori forti e molto abili a giocare palla a terra, forse ancora non si conoscono bene ma partita dopo partita questa squadra sta crescendo. Si è rinforzata con l'arrivo di Del Prete e ora è una squadra al completo".
Quale è il vostro obiettivo stagionale?
"A bruciapelo rispondo la salvezza diretta, possibilmente di farlo il più in fretta possibile. E' logico che se l'atteggiamento rimarrà uguale e continueremo a lavorare bene, possiamo poi valutare il da farsi. Vogliamo essere protagonisti in questo campionato".
Purtroppo il vostro campionato non ha ancora una vera e propria identità, ancora oggi c'è incertezza sulle squadre che prenderanno parte e alcune di loro potrebbero addirittura ritrovarsi definitivamente in B quando hanno già giocato match ufficiali. Quale è il tuo giudizio su questa vicenda?
"Ci sono delle leggi che penso siano giuste da rispettare, il campionato di Serie B doveva rimanere a 22 squadre e ci vuole del tempo per poter cambiare il format, ora invece si stanno creando delle situazioni surreale perché ci saranno squadre che verranno ripescate e non si capisce bene quale sarà la tempistica. C'è chi ha speso dei soldi per le trasferte, chi ha già giocato match ufficiali e tutto ciò non fa altro che alimentare una immagine negativa per l'Italia".
E voi siete in attesa, non potete far nulla.
"Sì, esatto. Siamo qui nel limbo in attesa di capire che cosa decideranno i piani alti, spero che si possa arrivare ad una decisione definitiva per cercare di affrontare questo campionato in maniera più serena. Ma, in ogni caso, ci saranno polemiche per le squadre che potrebbero salire".
Tuo papà Attilio ti ha mai dato dei consigli per poter migliorare nel tuo ruolo? Immagino, poi, quale sia la squadra per cui fai il tifo.
"Sono tifoso della Sampdoria perché sono nato nel periodo in cui mio padre giocava a Genova, ma non ricordo il periodo in cui ha giocato nella Juventus o nel Crystal Palace. La sua figura è molto importante, ma ha il pregio di rimanere molto distaccato perché vuole che mi crei una mia indipendenza e trovi la mia strada da solo senza aiuti esterni. Ovviamente, quando gli chiedo qualche consiglio sul ruolo è ben disposto ad aiutarmi. L'esempio lampante è anche abbastanza attuale, ho iniziato a svolgere il ruolo di terzino e lui che è ha vissuto un'intera vita sulla fascia mi aiuta tantissimo ad apprendere meglio questo ruolo".
Si ringraziano Mattia Lombardo e l'addetto stampa della Associazione Sportiva Lucchese Libertas 1905, Giacomo Bernardi, per la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.