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Christillin sul bel gioco: "Ci premia di anni di difesa e risultato, Locatelli è rinato. Nuova Champions? Esatto opposto della Superlega, Juve non la vedo tra le prime otto"

04.09.2024 12:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Christillin sul bel gioco: "Ci premia di anni di difesa e risultato, Locatelli è rinato. Nuova Champions? Esatto opposto della Superlega, Juve non la vedo tra le prime otto"
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, la manager torinese membro aggiuntivo Uefa del consiglio Fifa - nonché tifosissima doc bianconera, Evelina Christillin, per avere la sua opinione sulla Juventus e sul sorteggio in Champions League:

I 7 punti raccolti in 3 giornate, al di là degli avversari incontrati, rappresentano un ottimo punto di partenza. Quali sono le sue aspettative per questa stagione?

"Ho visto un gioco diverso in tutte e tre le sfide, anche se nelle prime due uscite c'è stata più brillantezza. Il calcio di Motta è diverso, la palla è più giocata in avanti e c'è molta verticalizzazione nei passaggi. Anche i singoli li sto vedendo meglio: Locatelli è rinato, Vlahović non corre più all'indietro e c'è grande entusiasmo in generale. La Roma era ben messa in campo e arrivava da due risultati negativi, la partita è stata un po' noiosetta e piuttosto difensiva ma non si possono emettere giudizi dopo soltanto 270' giocati".

Quali sono i cambiamenti che ha notato maggiormente in queste prime uscite?

"Nel modulo di gioco e soprattutto nella squadra, ci sono stati tanti cambiamenti a livello di rosa. Io mi sono davvero divertita, come non mi è successo nella seconda parte di stagione dello scorso anno. La prima sensazione, dopo 15 giorni o poco più, è senz'altro molto positiva".

Se l'aspettava, a maggio, che la Juve riuscisse a fare un mercato del genere?

"Qui si palesa l'abilità di Cristiano Giuntoli e l'oculatezza di chi sta amministrando dal punto di vista finanziario. Perché Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino sono due uomini di conti, ognuno fa la sua parte e la sta facendo bene. All'inizio si pensava che la Juve non riuscisse ad investire molto sul mercato, ma la campagna acquisti è stata bella potente e sono arrivate anche delle cessioni importanti. Dal punto di vista del bilancio, tutto questo, è stato un passo in avanti per il miglioramento dei conti e ciò ha permesso ai bianconeri di ridurre in maniera sostanziale il monte ingaggi".

Asticella alzata con i nuovi arrivi?

"Hanno alzato l'asticella, ma bisogna avere pazienza. Non si può vincere tutto e subito. Da tifosa bianconera e appassionata di calcio, già divertirsi nel vedere del bel gioco è un qualcosa che ci premia di anni di difesa e risultato".

Tra i nuovi arrivi, c'è qualcuno che sta spiccando di più ai suoi occhi?

"Sarebbe facile Koopmeiners, Douglas Luiz o Conceição, ma le sorprese più grandi sono arrivate dai giovanissimi Mbangula, Savona - che è valdostano come me -, Yildiz che è ormai una realtà. Ho già parlato di Locatelli e Vlahović, per questo vorrei sottolineare la grande difesa che fino ad ora non ha concesso nemmeno un gol: Di Gregorio non è mai stato seriamente impegnato, Bremer è un gigante e Gatti è oggi capitano della Juve e la sua storia è quasi da libro cuore".

E' più dispiaciuta per l'addio di Chiesa o per le cessioni di Soulé e Huijsen?

"Nel progetto di Giuntoli e Motta non c'era spazio per Chiesa, ma sto capendo che si punta sui giovani e sono molto dispiaciuta per gli addii di questi due ragazzi. E' chiaro, però, che le loro cessioni sono state importanti per il conto economico e bisogna ragionare anche su questi termini".

Quale è il suo commento sulla nuova formula della Champions League?

"La formula è molto divertente, tutti giocano contro tutti anche se sono solo otto partite. E il fatto che si possono incontrate più squadre della stessa fascia, rende questa nuova competizione molto più frizzante. Poi si vedrà, iniziamo a giocare la prima col Psv e poi ci sarà il Lipsia fuori. Sarà una stagione lunga, si finirà a gennaio con due partite in più. Risultato? Non oso pensare che la Juve sia così forte da finire tra le prime otto, è senz'altro più abbordabile la qualificazione dalla nona alla ventiquattresima posizione. Sarebbe già quello un ottimo risultato".

Sbaglio, o chi la chiama Super è perché fa un riferimento piuttosto esplicito alla Superlega?

"In realtà è l'esatto opposto della Superlega per due motivi principali: non è un torneo a cui si partecipa su invito e poi tutti giocano contro tutti. Tra l'altro lo stesso presidente Ceferin, in uno spot molto carino pubblicato la sera dei sorteggi e in cui recitano anche molti ex calciatori famosi come Del Piero, a chi gli dice che è una super risponde con: "No, Superlega non si dice" proprio a dimostrazione di quanto ho appena affermato".

Si ringrazia Evelina Christillin per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.