esclusiva tj

Cantore (Juventus Women): “Vogliamo tornare a vincere. Mi sento pronta ad assumermi delle responsabilità, che prima non pensavo di potermi prendere. Rosucci? Per noi è fondamentale"

12.09.2024 13:05 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Cantore (Juventus Women): “Vogliamo tornare a vincere. Mi sento pronta ad assumermi delle responsabilità, che prima non pensavo di potermi prendere. Rosucci? Per noi è fondamentale"
TuttoJuve.com
© foto di www.imagephotoagency.it

Sofia Cantore, attaccante e numero 9 della Juventus Women, ha raccontato in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com quali sono gli obiettivi stagionale delle bianconere.

La difficoltà del ritorno alla Juve: pressioni e aspettative?
“In realtà, inizialmente le pressioni me le ponevo io stessa. Secondo me ero io ad avere tante aspettative piuttosto che gli altri. Però, in realtà è difficile tornare alla Juventus e giocare con compagne di un livello così alto. Poi io rientravo dall’infortunio (frattura del perone ndr) e questo non mi ha aiutato, perchè ho dovuto riprendermi gradualmente. La vera problematica è stata quella di mettermi troppe pressioni, che da fuori non avevo”.

Quindi realmente la maglia della Juve pesa?
“Si è così, perchè ogni volta che scendiamo in campo noi dobbiamo vincere. Poi chiaramente è pur sempre un gioco ed esiste anche la bravura dell’avversario. Una sconfitta qua pesa in maniera differente rispetto ad altri club”.

C’è qualcosa o qualcuno che ti ha maggiormente aiutato per superare le prime difficoltà?
“In realtà no. Ad oggi, dopo questi due anni penso di aver fatto un percorso graduale e di consapevolezza nei miei mezzi. Quindi posso dirti che non c’è stato qualcosa o qualcuno in particolare, ma è stato solo la conseguenza del mio percorso di crescita”.

Hai iniziato alla Juve con giocatrici come Rosucci, Bonansea, Girelli, Boattin, Gama. Ora ti senti pronta per essere da esempio con le più giovani come hanno fatto loro? 
“Loro sono tutte dei grandissimi esempi. In maniera diversa l’una dall’altra mi hanno trasmesso qualcosa dal mio primo giorno qui alla Juve. Loro mi hanno trasmesso tanto sia fuori che dentro al campo. Personalmente penso che il mio modo di giocare, quella voglia di fare una corsa in più per la squadra e la voglia di sacrificarmi, mi permetta di non dire nulla alle più giovani, perchè provo a dare l’esempio in campo attraverso la mia voglia di sacrificarmi e al mio atteggiamento in campo”.

Mister Canzi ha parlato di gioco fatto di intensità e crescita dal punto di vista fisico. Quanto è stata dura la preparazione? Quali sono le novità dal punto di vista tattico?
“Il modo di giocare è chiaramente più dispendioso e richiede una maggiore intensità fisica. La preparazione è stata tosta, perchè abbiamo avuto bisogno di adattarci al suo modo di giocare e di adeguarci a ritmi più elevati. È un modo di giocare molto gratificante a livello offensivo. Infatti, nelle partite che abbiamo fatto sia in preparazione che adesso siamo state molto più pericolose in fase offensiva. È questione solo di abitudine, però se penso a squadre maschili come l’Atalanta per il tipo di gioco che fanno, sono fisicamente molto preparate, perchè vogliono tenere l’intensità alta come vogliamo provare a fare noi”.

Dove può arrivare la Juve in campionato? Vi siete poste un obiettivo?
“Come ci dice il mister, noi dobbiamo pensare solo partita per partita. Noi proveremo a vincere ogni volta che scenderemo in campo. Poi la Roma, come ha dimostrato negli anni scorsi, sta facendo un buon percorso ed è la favorita per la vittoria dello Scudetto. Anche Inter e Fiorentina si sono rinforzate molto e quindi possono competere per il primo posto”.

In Champions affronterete il PSG. Come hai preso questo sorteggio? Lo vivi come uno stimolo o c’è un po’ di delusione per il solito sorteggio sfortunato?
“Tutte le squadre che ci potevano capitare erano forti. Sapevamo che chiunque avessimo preso sarebbe stato difficile e sarà una partita difficile. Prima del Psg abbiamo il Como ed è giusto pensare partita dopo partita. Chiaramente in Champions sarà una bellissima gara e fare queste partite, a livello internazionale, è molto stimolante. Noi proveremo a mettercela tutta per dare il nostro massimo”.

I tuoi obiettivi per questa stagione?
“Vorrei provare ad arrivare in doppia cifra in termini di gol. A livello di squadra dobbiamo pensare partita dopo partita. Però è chiaro che il nostro obiettivo è quello di vincere il campionato e la Coppa Italia”.

Ora sembri molto più consapevole della tua forza. Hai realizzato 4 gol nelle ultime 3 di campionato. A cosa è principalmente dovuto questo cambiamento?
“Rispetto ai primi due anni qui, mi sento sicuramente più tranquilla. Ho imparato a gestire la pressione. Questo fa parte del mio percorso di crescita e adesso sono in questa fase in cui sono sempre tranquilla in campo e penso solo a divertirmi. Ora mi sento pronta a assumermi delle responsabilità, che prima non pensavo di potermi prendere”.

Hai subito due gravi infortuni in carriera. Come hai vissuto quei momenti? E quanto è stato difficile?
“La parte più difficile di un infortunio grave, per me, è stato il momento in cui sono tornata a lavorare con la squadra e non riuscivo a ritrovare il mio modo di giocare prima dell’infortunio. Ho fatto fatica entrambe le volte e ho avuto bisogno di più tempo del previsto. Però anche qua è una questione di esperienza, perchè adesso che ho affrontato questa cosa so bene che c'è bisogno di tempo. È stato frustrante provare a fare delle cose che non mi venivano, invece già dopo il secondo infortunio ho pensato fosse normale prendersi del tempo e affrontare tutto diversamente”.

Dopo il gol al Sassuolo sei andata ad abbracciare Rosucci, quanto è importante per voi?
“Martina è sempre stata fondamentale per noi. Io la stimo molto come persona, perchè ha un senso di giustizia molto spiccato. Poi riesce con i suoi modi a far valere i suoi valori e quelle che sono le sue posizioni in maniera corretta. Come persona è sempre stata importante, adesso ritrovarla anche in campo con noi è fondamentale, perchè anche dentro al campo la sua personalità può farci fare la differenza”.

Ultimamente molti calciatori hanno parlato di temi delicati come depressione e solitudine. Quanto sono importanti le amicizie, la famiglia e gli interessi per chi fa questo mestiere? Hai mai riflettuto su questo?
“Il fatto di avere interessi extra campo è un dubbio che mi sono sempre posta. Nel senso che il calcio è una parte molto importante delle nostre vite e ci porta via anche tanto tempo. Durante la stagione ci sono momenti di alti e bassi e in alcuni periodi non riesci a scindere il lavoro, rispetto alla nostra vita fuori e magari ti porti i problemi anche a casa. A volte queste problematiche non mi fanno essere attiva nella vita, perchè se la stagione non sta andando troppo bene preferisco stare da sola e non riesco a coltivare le mie passioni. Però per me è una cosa molto importante, perchè se si riesce a coltivare una passione questo può aiutarti a staccare magari dalle pressioni del campo. Poi avere altri interessi è importante anche per il futuro, come può essere lo studio per poi avere un piano b a fine carriera. A livello di cose extra campo, secondo me, fare qualcosa che ti appassiona può aiutarti a rendere anche di più in campo”.

Prima della partita sei nervosa o riesci a rimanere tranquilla? Hai una tua routine, qualche scaramanzia? 
“In realtà dipende dalle partite, per adesso in questa stagione sono sempre stata tranquilla. La mia scaramanzia più grande è che ascolto sempre le stesse canzoni. Poi quando arrivo in campo conto sempre i passi dal dischetto all’area di porta. In teoria se sono dispari è meglio, quindi a volte allungo il passo (ride ndr)”.

Il tuo punto di forza? E dove stai lavorando maggiormente per migliorare? 
“Sicuramente, in questo momento, con questo modo di giocare il mio punto di forza è l’attacco alla profondità. Devo migliorare soprattutto il colpo di testa e con il sinistro. Poi ad un certo punto della carriera, secondo me, bisogna fare molto leva sui propri punti di forza senza trascurare i punti deboli che vanno sempre migliorati. Però ad un certo punto i tuoi punti di forza possono diventare davvero importanti”.

Cosa significa per te la Juventus?
“È sicuramente una grande responsabilità. È un club che ha vinto tantissimo e quindi ogni volta che indosso questa maglia penso al fatto che devo onorarla al meglio delle mie possibilità. È una grande responsabilità, però credo sia una della cose più belle che ci siano”.

La giocatrice perfetta secondo Sofia Cantore

Destro:  Caruso

Sinistro: Boattin

Tiro: Beccari

Tecnica: Girelli

Velocità: Lehmann

Colpo di testa: Girelli

Visione di gioco: Caruso

Rigore: Caruso

Leadership: Gama

Punizioni: Boattin

Amore per questo sport: Rosucci

Si ringrazia la Juventus, Sofia Cantore e l’ufficio stampa bianconero nella persona di Sara Ganapini per la disponibilità.