A MENTE FREDDA - Juve basta: questo è autolesionismo

Sette gol incassati, zero realizzati in due gare, squadra vuota, zona Champions persa: cosa deve succedere di più alla Juve per mandare via Motta che palesemente non è più seguito dai giocatori? Le parole di Giuntoli nel post gara, sotto certi aspetti, sono ancora più preoccupanti, salvo essere di facciata, in attesa di riflettere in queste ore per prendere l'unica decisioni possibile, vale a dire l'esonero del tecnico che sta dimostrando inadeguato per un mondo probabilmente più grande di lui. Sicuramente diversi da quelli in cui è "vissuto" in precedenza. Se si mantiene anche questa volta lo status quo, siamo di fronte a qualcosa di simile all'autolesionismo. La storia e i tifosi di questo club non meritano queste umiliazioni, così non c'è rispetto per la maglia e per chi ne è veramente innamorato. Ammesso si possa parlare ancora di sentimenti in questo momento, il più buio della storia contemporanea a bianconera. Per certi versi, addirittura peggiore del post Calciopoli. Senza ombra di dubbio.
L'ennesimo segnale di un'altra serata da incubo c'era stato quando avevamo letto la formazione. Esclusioni inspiegabili (Gatti-Cambiaso), come la conferma nell'undici titolare di giocatori in questo momento impresentabili (Koopmeiners, Nico Gonzalez) e la coppia centrale inedita Veiga-Kelly. Doppio pugno viola, maturato in tre minuti, non produce nessuna della Juve, anzi, sembrava quasi si facesse melina in attesa della fine del match. Eppure mancavano tanti minuti. Allora ri aspetti la scossa da parte di Motta. Invece arriva solo nella ripresa e sul 3-0. Anzi no, i primi tre cambi sono difensori. Stato confusionale di Motta a livelli massimi. Come sono da non credere le parole di Giuntoli nel post gara che conferma il tecnico, parlando di unità. Qualcuno allora pensa alle dimissioni di Thiago. Risposta del diretto interessato: "Sarebbe troppo facile io non amo le cose semplici. Sono la persona giusta per risollevare la squadra". Sipario.