André Zanotta (Ds Dallas): "La verità sulla vicenda Reynolds, non c'era nessuna garanzia che firmasse per la Juve. McKennie? Può diventare uno dei migliori in Italia"
Probabilmente è stata una delle vicende più intricate dell'ultima sessione di calciomercato. Le indiscrezioni uscite attorno al nome del giovanissimo talento Bryan Reynolds sono state varie e spesso incoerenti tra loro. Ma chi l'ha spuntata è stata la Roma, che dopo un iniziale no del Dallas è riuscita a convincere la dirigenza texana superando la concorrenza serrata di Juventus (in sinergia col Benevento) e del Club Brugge. La nostra redazione, per far chiarezza, ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il direttore sportivo del club americano André Zanotta:
Juventus, Roma, Brugge e forse anche altri club si sono interessati a Bryan Reynolds. Ci può svelare i retroscena della trattativa?
"La trattativa per il suo trasferimento è stata da montagne russe. Siamo stati contattati da molti club europei e quasi tutti i migliori club italiani. La Roma è stata la prima a fare un'offerta formale, ma dopo pochi giorni le conversazioni con loro si sono raffreddate. Esattamente in questo momento si sono avvicinate Brugge e Juventus con le loro proposte, entrambe hanno avuto la possibilità di finalizzare l'accordo ma non è successo per motivi diversi".
E alla fine l'ha spuntata proprio la Roma.
"Esatto! Nel momento in cui Tiago Pinto ha iniziato a lavorare per la Roma, la trattativa si è fatta più intensa e il giocatore ci ha detto che aveva voglia di andarci. C'è anche un ottimo rapporto tra i proprietari giallorossi e quelli del Dallas, questo ha sicuramente aiutato in fase di trattativa. Siamo molto felici di aver ceduto un nostro talento ad un club così storico e orgogliosi di vedere un altro dei nostri giocatori nostrani giocare in Serie A".
Dunque che cosa è mancato ai bianconeri per chiudere l'affare Reynolds?
"Il problema principale con la Juventus era che il giocatore non poteva firmare immediatamente per loro, a causa del tesseramento degli extracomunitari molto limitati. Quindi il piano era che lui inizialmente andasse al Benevento e poi potesse firmare con i bianconeri, anche se non c'era alcuna garanzia per questo. Da parte nostra, l'offerta dell'AS Roma è stata migliore in tutti i termini".
A suo parere, Reynolds farà bene in Italia?
"Sono convinto che Bryan farà bene in Italia. Ha la mentalità giusta, è molto concentrato e desideroso di continuare a migliorare per diventare un giocatore ancora più bravo. È un giocatore che ama il calcio e si diverte a giocare. La Roma ha fatto un grande acquisto".
Che ricordo ha lasciato, invece, Wes McKennie a Dallas?
"Non lavoravo per il Dallas quando Weston era qui, ma ho sempre sentito parlare bene di lui. Un giocatore ambizioso e di grande talento che ha sempre cercato di dare il meglio in allenamento e continuare a svilupparsi per raggiungere i suoi obiettivi di carriera.Credo che lui abbia tutti gli strumenti per diventare uno dei migliori centrocampisti in Italia. Oltre alle sue capacità tecniche e tattiche, è un giocatore molto intelligente con una forte mentalità per essere al livello di tutti i grandi giocatori nella sua posizione".