AQUILANI: RISCATTO DIFFICILE

L'uomo d'ordine è in disordine. Stiamo parlando di Alberto Aquilani che, dopo un brillante inizio di avventura in maglia juventina, si sta smarrendo; il centrocampo bianconero ha perso così il suo faro. Il numero 14 non riesce più a garantire quell'apporto di tecnica, ordine, qualità e respiro alla manovra che alla Juventus servirebbe come l'acqua per chi si perde nel deserto. E proprio in questo deserto sembra essere piombato lo stesso Aquilani, lontano anni luce da quello ammirato prima di Natale. Sulla testa del calciatore pende una spada di Damocle pesante e non indifferente: il riscatto che la società bianconera dovrebbe sborsare nelle casse del Liverpool per far sì che Alberto diventi definitivamente un giocatore della Vecchia Signora. Marotta, nei giorni scorsi, ha dichiarato che a tempo debito verrà affrontata la questione con il club inglese.

Il fatto che, a fine febbraio, non ci sino ancora novità rilevanti, fa capire quanti dubbi ci siano per concludere l'operazione. A frenare il tutto ci sono due fattori per nulla trascurabili: i 16 milioni di euro del riscatto fissati al momento del prestito e le ultime prestazioni del giocatore che non incoraggiano Marotta a svenarsi. In più, l'eventuale parametro zero di Andrea Pirlo (in uscita dal Milan) è un'occasione che fa gola, e non poco, al club di Corso Galileo Ferraris, che sta seriamente valutando l'ipotesi di corteggiare il centrocampista di Brescia per affidargli le chiavi della mediana juventina. Ad oggi, quindi, le strade di Alberto Aquilani e della Juventus sembrano incanalate su due destini diversi; la sensazione è che, di questo passo, le due parti siano destinate a separarsi a fine stagione. Ad Alberto, ora, il compito di convincere la Juventus, a suon di buone prestazioni (e magari qualche gol e assist), a spendere l'importante somma prevista per il suo riscatto.