Mauro: "Oggi alla Juve mancano i campioni. Juventinità? Impegnarsi al massimo per la vittoria"

Il giornalista Massimo Mauro, ospite della trasmissione Pressing, ha analizzato il momento che sta vivendo la Juventus soffermandosi su cosa significhi "juventinità". Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:
"Le squadre forti hanno giocatori che rendono più di quanto richiesto. Hanno leader affidabili, come i numeri 10 della Juve, ruolo che ha visto grandi campioni. Oggi mancano, altrimenti non avrebbero cambiato allenatore. La Juve deve riprendere il controllo sulle decisioni, cercando, comprando e vendendo giocatori in autonomia, senza dipendere da direttori sportivi e agenti in un mercato difficile da gestire. Servono persone competenti che lavorino duramente.
La Juventus era solita prendere decisioni in modo differente. Prima, con figure come Agnelli, Nedved, Marotta, Paratici, gli osservatori e Manna, le questioni venivano discusse e condivise insieme. Adesso, però, è tutto cambiato radicalmente. In una grande società, l'allenatore viene difeso e gli si fa capire che non si può rimpiazzare il centravanti con Weah, specialmente se la squadra sta vincendo nonostante la sua assenza. Serve qualcuno che dica a Motta di non fare certe scelte.
Juventinità - "Lo spirito Juve? Impegnarsi al massimo per la vittoria, come fanno le squadre importanti come il Milan di Sacchi e Capello, il Napoli di Bianchi e Bigon, e anche Real Madrid e Roma."