Inter, Inzaghi: "Sappiamo di essere un po' in difficoltà con gli infortuni, ma i principi di gioco non cambiano"

04.03.2025 20:30 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Inter, Inzaghi: "Sappiamo di essere un po' in difficoltà con gli infortuni, ma i principi di gioco non cambiano"
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L'Inter torna in Champions League, dopo il quarto posto nella fase campionato della competizione. Domani i nerazzurri di Simone Inzaghi sfideranno il Feyenoord nell'andata degli ottavi di finale: il tecnico presenta in conferenza stampa la partita:

Cosa la preoccupa di più in vista della gara di domani?
"Noi sappiamo di essere un po' in difficoltà, in una parte del campo ben precisa. Oltre a Dimarco, direi Zalewski, Carlos Augusto e Darmian: non abbiamo più giocatori in quel ruolo, probabilmente ci giocherà uno tra Bastoni e Acerbi. Però i principi di gioco non cambiano, siamo qui per giocare un ottavo di finale e faremo del nostro meglio".

Il Feyenoord non giocherà sabato, l'Inter sì. Che peso avrà?
"Potevano rinviare la partita e penso che abbiano fatto bene, un ottavo di Champions è importante ed è giusto che il Feyenoord abbia fatto così".

Come sta Sommer?
"Ha avuto questo problema al dito, ha lavorato e ieri e oggi ha fatto due ottimi allenamenti. Siamo molto contenti, ma per la partita di domani punterò su Martinez".

Che partita sarà?
"È una squadra fisica, con grandi qualità. Sappiamo che in casa non è un ambiente semplice, io ci ho giocato nel 2000 con la Lazio: ci giocavamo i quarti di finale nella seconda fase a gironi. Non ci sono ancora stato da allenatore, ma so che è un ambiente caldo. È una squadra di qualità che ha cambiato allenatore, in campionato hanno fatto bene nonostante sia finita 0-0. E in Champions avevano già fatto grandi cose, il Bayern ha perso pur sapendo che avrebbe dovuto fare gli spareggi, il Milan è uscito. Sappiamo che ci sarà il ritorno, ma dobbiamo pensare a domani, con qualche defezione come ci sono in tutte le squadre".

Quinto ottavo di finale consecutivo, è diverso per voi dato che siete considerati tra i favoriti per la vittoria del torneo?
"Anzitutto mi fa molto piacere, è una cosa importantissima per la società e per i tifosi, per tutti noi che lavoriamo duramente. Domani ci teniamo tanto, abbiamo di fronte una squadra che in casa ha fatto soffrire tutti, ma avremo le nostre chance di passare il turno".

È una squadra esperta in Europa, cosa vi suggerisce questa esperienza?
"Sappiamo che è un doppio confronto, ma la partita di andata i ragazzi sanno che ha una grandissima valenza per il passaggio del turno. Dovremo fare una grande gara, sto ancora pensando alle soluzioni migliori per far sì che la squadra faccia un'ottima partita. Abbiamo dei problemini da risolvere, ma ho visto grandissima disponibilità da tutti i ragazzi".

Cosa si porta dietro da Napoli?
"Di campionato oggi non mi va tanto di parlare, domani c'è una partita super importante. Napoli-Inter è stata come Inter-Napoli all'andata, risultato e partite simili. Noi eravamo in emergenza, due giocatori importanti come Dimarco e Calhanoglu hanno chiesto il cambio. Abbiamo dato tutto, poi il gol del pareggio è arrivato e probabilmente è stato anche meritato, ma su quell'azione specifica potevamo fare ancora qualcosa di più. Ho letto che qualcuno ha dato colpe specifiche, ma le colpe sono a monte e potevamo difendere meglio. Al Maradona era difficile anche comunicare, è uno stadio caldo che ha supportato molto la loro squadra: è stato un bel match in emergenza, ci sarei voluto arrivare al completo, ma il calcio di oggi è così".

Calhanoglu e Thuram sono tra i dubbi?
"Thuram si è allenato regolarmente, Calhanoglu stamattina si è allenato con la squadra. C'è un dubbio a centrocampo, è il reparto in cui ne ho di più perché ho tutti a disposizione, mentre negli altri settori decideremo domattina".

Giocare su tre fronti dà orgoglio e toglie energie. È più orgoglioso o più preoccupato?
"È una grandissima soddisfazione, non ci piace stare a guardare gli altri che giocano: ho fatto così i tre anni qua, ho fatto lo stesso alla Lazio. Non si ragiona, si gioca, sapendo che siamo in grande emergenza: non mi era mai capitato da quando alleno, perché ho cinque esterni e si sono infortunati tutti i quattro che possono giocare a sinistra. Sappiamo che lavoro abbiamo fatto per arrivare qui, ma questo è il calcio e questo è il calendario che dobbiamo affrontare. Andiamo avanti con grandissima fiducia".