La Juve ha già (almeno) 110 milioni per i riscatti. Serviranno delle cessioni

La Juventus realisticamente ha già in mente di spendere 110 milioni per quattro riscatti. Perché, con mera matematica, sono i soldi che i Giuntoli dovrà sborsare per chi non è già a titolo definitivo: 14 milioni per Kelly - che ha un obbligo di riscatto in caso di qualificazione all'Europa, non certa ma altamente probabile - e realisticamente altri 14 per Kalulu, arrivando a 28. Poi ci sono i soldi di Francisco Conceicao, forse non straordinario come all'inizio ma un fattore che spezza le partite quando è in campo, quindi altri 30.
Poi c'è la questione Kolo Muani. Con uno sconto molto importante il PSG può arrivare tra i 50 e i 55 milioni. Più che altro per non fare minusvalenza rispetto ai 90 spesi due anni fa: è a bilancio intorno ai 55, a meno che non venga rinnovato il prestito e poi inserito un obbligo di riscatto un po' più alto rispetto alla plusvalenza dell'anno successivo. Per il francese sono tutti convinti che sia da riscattare perché perfetto per il gioco di Thiago Motta. Sarà fatto, dunque, mentre per Renato Veiga è più difficile.
Perché il Chelsea vorrebbe circa 30 milioni di euro. Quei soldi verranno probabilmente dirottati verso David Hancko del Feyenoord, ma prima bisognerà capire anche di che Europa morire: perché la Champions è troppo importante per i conti e per le ambizioni economiche. Altrimenti toccherà vendere precedentemente: i Cambiaso, i Vlahovic, forse anche gli Yildiz e i Mbangula, ottime plusvalenze.