Emergenza centravanti per la Juve, nemmeno la Next Gen può aiutare i bianconeri
Nel corso degli ultimi anni la Juventus ha sfruttato l'organico della sua formazione b, la Next Gen che milita in Serie C, non solo per premiare e valutare in Serie A i migliori talenti bianconeri, ma anche per sopperire alle carenze di organico della Prima Squadra dovute ad indisponibilità d'organico. Yildiz, Iling Jr, Soulé, Barrenechea e tutti gli altri giovanissimi transitati dalla Vecchia Signora hanno percorso questa strada.
Una scelta che, però, oggi pare impraticabile per Thiago Motta alla luce dell'infortunio che potrebbe impedire a Dusan Vlahovic di prendere parte alla gara col Milan. Una sfida, questa, che non vedrà presenziare neanche il lungodegente Arkadiusz Milik.
Andando, infatti, ad analizzare la rosa attuale della Juve NG, ultima nel Girone C di Lega Pro e da poco tornata nelle mani di Massimo Brambilla dopo lo scarso profitto della gestione di Paolo Montero, non pare avere giovani pronti ad essere, anche solo convocabili, per la sfida al Diavolo. O quasi.
L'ex Roma Felix Afena-Gyan è indisponibile dopo aver saltato anche la gara gol Foggia dello scorso weekend, Lorenzo Anghelé non è una vera e propria prima punta, Simone Guerra a 35 anni è difficilmente presentabile per la sua carta d'identità, mentre Luis Semedo non è riuscito ad andare ancora in gol neanche in Serie C.
Due le possibili 'eccezioni' a questo ragionamento: Cosimo da Graça, classe 2002 con due gol all'attivo in stagione e Tommaso Mancini, classe 2004 che però finora ha giocatoto da titolare una sola partita di campionato.