De Paola a TMW Radio: "Juve, qualcosa non funziona in Chiesa. Ora serve cambiare la mentalità dei giocatori"

05.08.2024 13:10 di  Rosa Doro  Twitter:    vedi letture
De Paola a TMW Radio: "Juve, qualcosa non funziona in Chiesa. Ora serve cambiare la mentalità dei giocatori"
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Ne L'Editoriale di TMW Radio è stato ospite il direttore Paolo De Paola.

Grave infortunio per Scamacca:
"Ha ripercussioni per l'Atalanta e per il mercato. Non è il primo infortunio così, c'è anche quello di Florenzi".

Cosa farebbe fosse nell'Atalanta?
"Koopmeiners è duttile, magari può essere spostato davanti in caso di necessità. Si perderà qualcosa negli inserimenti ma in area si farà rispettare. Vedremo, magari ricorrerà ad altre soluzioni, ma di sicuro altererebbe la trattativa Atalanta-Juve".

L'Atalanta però può pensare di tenerlo in mezzo al campo e cercherà una prima punta:
"Non è Scamacca, ma è robusto, quindi può essere un'alternativa. Certo, vuol dire sconvolgere troppo i meccanismi di Gasperini".

Juve, Motta mette fuori Chiesa. Ma non era colpa di Allegri?
"Con Allegri ha litigato, anche con Spalletti non è andata bene. E' colpa di Motta che non lo vede? Per dirglielo con questa forza vuol dire che c'è qualcosa che non funziona nel giocatore nel porsi con gli altri e anche dal punto di vista tattico. Io dicevo lo scorso anno che Chiesa si ribellava ad Allegri affinché la squadra rimanesse alta, ma le asperità di questo giocatore nell'inserirsi nel vestito tattico di qualsiasi allenatore sono evidenti.  Vuol dire che c'è proprio un problema in Chiesa".

Ma ora come si risolve la questione?
"Ha ripercussioni anche commerciali. Se dici una cosa del genere, così lo deprezzi. Non mi sembra una grande stategia dire apertamente che non lo vuoi. Metterlo in mostra deprezzandolo, dicendo che non rientra nei piani, magari porta a prenderlo a fine mercato a un buon prezzo. Chi ci impedisce di pensare che l'agente sia già in accordi con un altro club, magari per abbassare ancora il prezzo? C'è anche questa di strategia".

Si spiegava questa rivoluzione in casa Juve?
"Faccio mea culpa perché non me lo aspettavo. Si era talmente rotto il clima interno alla Juve per cui anche giocatori consolidati. Ora serve cambiare completamente la mentalità dei giocatori, perché si era sedimentato un pensiero molle, dove bastava fare solo il compitino. Motta predica la fatica e l'efficacia del gioco, credo che Giuntoli abbia dovuto fare questa rivoluzione per questo".

Inter, mercato fermo ora:
"Taremi e Zielinski sono già due colpi importanti. Già con Zielinski hai tante alternative in mezzo, quindi l'Inter è pronta. Il portiere poteva essere un problema invece hanno risolto con Martinez. Per me ha aumentato il gap con le altre per la sintonia dei giocatori, perché entrano in un'organizzazione che non deve essere sconvolta".

Che ne pensa del ko del Napoli in amichevole?
"Conte in silenzio stampa? Troppe responsabilità su un uomo solo che non è la massima espressione della calma. Lui è così, quando perde tranquillità fa queste cose. Non si aspettava la papera di Meret e questo passo falso, anticipa i mal di pancia della stagione. Parte con l'handicap, perché è uno ex Juve, si mostra lui arrabbiato prima dei mal di pancia dei tifosi. Sta pressando ADL per il problema attacco e non solo? E' chiaro che tutto fomenta il nervosismo. Soprattutto la vicenda Osimhen è un bel punto di domanda. Io terrei comunque gli occhi aperti anche su altri giocatori. Se non arriva Lukaku e qualche altro giocatore, Conte poi non le manda a dire".

Bologna, che stagione si aspetta?
"A me piace Italiano, però mi sembra ancora un allenatore incompleto, un allenatore che deve fare ancora quel passo per crescere definitivamente. Alcune lacune per la duttilità nel gioco le ha dimostrate. Ad oggi il Bologna è più debole rispetto all'anno scorso".

E le romane?
"La Roma sta facendo un buon mercato, giocatori non di grande nome ma che possono inserirsi con la qualità. Hai versatilità, vuoi una squadra che corra. Ho qualche dubbio però che possa inserirsi già tra le prime quattro. L'Atalanta sarà la grande rivale, e se ci mettiamo le altre siamo già a cinque. E come ci inseriamo Roma e Lazio in questa lotta? Baroni è bravissimo, ma non può fare miracoli. A Lotito interessa avere i conti a posto e non altro, non supera mai l'asticella".

Fiorentina che si è mossa molto bene:
"Io ci metto lei tra le squadre che possono inserirsi. Palladino ha le idee chiarissime e mai come quest'anno sarà l'anno degli allenatori che possono fare la differenza".