De Paola a TMW Radio: "Allegri ha lasciato macerie alla Juventus ma con Motta si sta vedendo qualcosa di diverso"

26.08.2024 13:10 di  Rosa Doro  Twitter:    vedi letture
De Paola a TMW Radio: "Allegri ha lasciato macerie alla Juventus ma con Motta si sta vedendo qualcosa di diverso"
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Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Paolo De Paola. Queste le sue parole:

Si aspettava un inizio così a sorpresa del campionato senza una squadra per ora a punteggio pieno?
“Così altalenante non me lo sarei aspettato questo campionato, ricordiamo che stasera potrebbe esserci una squadra in testa a punteggio pieno. Sarebbe clamoroso per il Verona, ma altrettanto clamoroso per la Juventus vista la scorsa stagione e le polemiche dei giorni scorsi a prescindere dai colpi che sta mettendo a segno sul mercato”.

Quali squadre vede maggiormente in difficoltà?
“Roma e Milan sono in difficoltà, in particolare il Milan. Mi sembra un copione già visto con il manager Ibrahimovic che fa reprimenda. Il Napoli ha recuperato un giocatore come Kvara e si è vista un’altra squadra. Anche al Milan potrebbe bastare poco, ma stupisce la mancanza di passo rispetto allo scorso anno. Il Milan non ha minimamente cambiato la musica, è narcisista svolgendo il compitino e la fase difensiva è disastrosa. Salvo solo Pavlovic, non può però battersi da solo contro gli avversari. L’altra squadra è la Roma perché ha un gioco molle e inaridito, non te lo aspetti da De Rossi. Se presa sul ritmo la Roma soffre, l’Empoli è attrezzata per combattere, la Roma no, specialmente con le medio-piccole e in questo deve incidere De Rossi”.

Ci saranno i primi scontri diretti, cosa dobbiamo aspettarci?
“Saranno le partite della svolta per Milan e Roma, vediamo stasera la Juve ma mi aspetto novità positive. La Juventus sarà carica a mille, ci sarà sicuramente un confronto importante per togliere quei dubbi iniziali. Questo mondo viaggia a velocità inaudite e si vogliono subito i risultati, ormai in Italia andiamo ad analizzare ogni dettaglio, qualunque segnale può essere indicativo. I nervosismi di Conte, di De Rossi e dell’ambiente Milan non sono conciliabili con l’inizio della stagione. C’è qualcosa da sistemare, non bisogna ragionare sul calcio d’inizio stagione, bisogna intervenire subito su queste problematiche di Roma e Milan. Il Milan punta realmente allo Scudetto e non può andare avanti così, io credo che la Juventus sarà una concorrente di Inter e Milan, se dovesse vincere oggi avrebbe un entusiasmo pazzesco dopo una rivoluzione totale. Evidentemente il lavoro di Allegri era stato pesantemente negativo, coppetta Italia a parte”.

Thiago Motta dovrà cavalcare l’onda dell’entusiasmo?
“L’atteggiamento di una parte della tifoseria della Juventus che si è messa in attesa sfidante va analizzata. Vediamo cosa sapete fare dopo aver cacciato Allegri, questo è l’atteggiamento. La Juventus ha attuato una rivoluzione, sta cambiando 7-8 titolari e non me lo aspettavo. Le macerie lasciate da Allegri hanno riguardato anche la mentalità della squadra e lo spogliatoio. La Juve andava avanti al risparmio, un golletto e via tutti in difesa, cosa che ha stufato la tifoseria. Con Motta si sta vedendo finalmente qualcosa di diverso, i giocatori sono cambiati e dico anche occhio a Bremer e Danilo. Sono due senatori ma importatori del virus delle scorse stagioni. Con Motta non si vedranno queste cose, si vedrà una squadra che giocherà sopra ritmo e sorprenderà per l’atteggiamento completamente diverso rispetto alla Juventus di Allegri”.

Che impressioni ha avuto dal secondo Napoli di Conte?
“Conte è un animale da campo, quando vede la possibilità di vincere carica di significati la partita e fa bene. Il Napoli sembrava a pezzi dopo Verona, Conte ha saputo dare la scossa. La caratteristica di Conte è che le cose le dice prima, un allenatore che anticipa anche in negativo senza protezioni è una rarità. Aveva presagito ciò che era successo col Verona e aveva intuito la reazione con il Bologna. Recuperare Kvaratskhelia a pieno regime significa molto, dà fiducia a tutta la squadra”.

Torino e Udinese sono state le rivelazioni di questo inizio di stagione?
“I presupposti sono positivi per il Torino ma credo che la miglior squadra di questo inizio sia il Parma. Quattro punti con Fiorentina e Milan e soprattutto tantissime occasioni create. Complimenti a Pecchia e alla squadra che offre tantissime soluzioni alternative. Anche Sacchi si è legato molto a questo Parma. Il Torino può rappresentare l’ennesima sorpresa, bisogna capire quanto perché l’allenatore è bravissimo ma bisognerà vedere quanto i giocatori rimarranno con la testa sul progetto. Di solito da gennaio si pensa già alla stagione seguente, i tifosi del Toro sperano di tornare ai fasti del passato, accennati anche da Cairo. La speranza è tornare in zona Europa, è stata una lenta agonia e speriamo che con Vanoli e con diversi giocatori interessanti si possa intravedere qualcosa. Adams ha furoreggiato ieri, poi c’è l’Udinese anche se aspetterei a giudicare l’Udinese perché da una vittoria si passa a una sconfitta e bisognerà vedere cosa succederà”.