De Paola a TMW Radio: "Alla Juve la più grande rivoluzione della Serie A, Motta sta cambiando la mentalità"

22.07.2024 13:00 di  Rosa Doro  Twitter:    vedi letture
De Paola a TMW Radio: "Alla Juve la più grande rivoluzione della Serie A, Motta sta cambiando la mentalità"
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A TMW Radio, nel classico Editoriale, è intervenuto il direttore Paolo De Paola.

Napoli, finisce la prima parte del ritiro. Che ha visto finora?
"Se il Napoli dovesse uscire dalla crisi e fare bene dovrebbe ringraziare totalmente Conte, un uomo del sud forgiato nel dna juventino. Alla fine tutte le pretestuose antipatie che esistono a Napoli contro i bianconeri. Dire che Conte è forgiato nel dna della Juve è positivo, perché vuol dire che ha un'etica del lavoro e si dedica a questo per ottenere un solo risultato. Sono per le contaminazioni, le parti buone che possono essere associate a un club bisogna prenderle, senza fare ogni volta discriminazioni".

Conte può far cresce non solo la squadra ma anche l'ambiente?
"Basta non vedere sempre complotti, nemici. Ci sono errori, tutti possono sbagliare. E non posson oesserci divisioni così nette, che poi diventano geopolitiche. Credo nella contaminazione rispetto alla qualità e alla disciplina del lavoro. Se viene uno juventino che può fare bene a Napoli, bene così".

Osimhen potrebbe restare. Sarebbe un colpaccio positivo o negativo?
"Penso che gongoli Conte ma si rattristi ADL, perché non puoi reggere un impatto come quello del suo contratto se poi devi farne un altro con Kvaratskhelia. ADL è riuscito a tenere i conti a posto evitando escalation sui contratti. Sì, Osimhen con quel contratto sarebbe un controsenso con la politica del Napoli, innescherebbe un gioco al rialzo che non è nelle corde di ADL".

FIGC, si va verso la discussione di un nuovo regolamento di voto ed elezioni che potrebbero slittare:
"Chi potrebbe essere il dopo Gravina? La Lega di Serie A vuole contare il 50% alle votazioni, avere un peso specifico che abbia un senso, ma Gravina vuole arrivare solo al 20%. Il calcio è trainante per lo sport nazionale e la Serie A, che trascina tutto vuole più potere. Non è vero che sarebbe la fine del calcio dilettante, lo vediamo in Premier. Se si rivedon ocerti parametri e si dà più potere alla Serie A non è un errore o un problema. Gravina e gli altri però non lo capiscono. Ci sarebbe bisogno di capire che la Serie A è il motore dello sport italiano e dargli il giusto valore. Dovremmo salire di più come visibilità e come guadagni. Dare più potere alla Lega di Serie A non è sbagliato. Stempererebbe tante tensioni che ci sono oggi".

Milan, diverse polemiche dei tifosi dopo la prima amichevole della squadra di Fonseca:
"Io intravedo un'attenzione molto forte dei giocatori, molti sono prevenuti nei confronti della società per la scelta di Fonseca e per un mercato ancora bloccato. Però devo dire che se si vedono certi dati di crescita della società, questi ci sono. E ora si deve arrivare a dei risultati sportivi. Il Milan ha incassato una marea di gol lo scorso anno e Fonseca sta lavorando sui singoli per risolvere tutto questo. Sta catechizzando uno per uno, serve un po' di pazienza ma è giusto riprendere da questi fondamentali".

Juventus, continua la preparazione. Il prossimo anno potrebbe rilanciare anche Vlahovic?
"Si è discusso tanto sulle prestazioni dello scorso anno, ma ho sempre visto grande volontà. Poi magari non ci è riuscito sempre e si è sentito frustrato. Motta può dargli al serenità giusta. E' un giocatore che è sempre stato molto isolato e per me è uno di quelli importanti da recuperare ora. La Juve sta subendo la più grande rivoluzione della Serie A, perché tutti quelli che stanno arrivando saranno titolari. Motta vuole dare un imprimatur che cambi la mentalità di questa Juve, che aveva una mentalità al risparmio. Queste cose devono uscire dalla testa della Juve. Deve essere una squadra operaia, proiettata verso traguardi importanti. Non serve una mentalità dell'accontentarsi, ora deve sparire".

Come finirà il braccio di ferro tra Giuntoli e Soulé? Andrà alla Roma?
"Sappiamo che Soulé piace all'allenatore, ma c'è una cifra minima di 25-30 mln che è una base di vendita. In questo momento è chiaro che da una certa cifra in poi i giocatori vanno venduti. Potrebbe essere un sacrificio abbastanza doloroso. Dovesse partire Soulé, si deve trovare poi un'alternativa".

Come vede l'Atalanta?
"Lei ci prova a fare il colpaccio il prossimo anno, del resto dopo aver vinto l'Europa League perché deve risparmiarsi? Ha una spinta fondamentale, l'entusiasmo è alle stelle e ci sono tutti gli elementi per puntare al massimo. E per questo la inserisco nella rosa di quelle che possono sorprendere lì davanti".