Canovi : “Le critiche sportive sono sacrosante, gli attacchi umani no. La Juventus ha una rosa da quarto-quinto posto”

01.04.2025 17:10 di  Benedetta Demichelis   vedi letture
Canovi : “Le critiche sportive sono sacrosante, gli attacchi umani no. La Juventus ha una rosa da quarto-quinto posto”
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© foto di Federico De Luca

Dario Canovi ha parlato a Tmw Radio nel corso della trasmissione Maracanà: 

Milan, si avvicina Paratici come nuovo ds. Che ne pensa?
"E' una possibilità che possa portare Conte, anche se non sarà facile convincere De Laurentiis, soprattutto se il Napoli vincerà lo Scudetto. Ci vuole una risoluzione del contratto, altrimenti la vedo dura. Con un altro presidente sarebbe più facile andare via. Anche se lo lasciasse andare, non sarebbe senza 'dolori'. Costerebbe parecchio al Milan ingaggiare Conte".

Allegri è da escludere?
"Ha avuto anche Allegri uno come Paratici e sono andati bene direi. Credo che se salta Conte, sicuramente c'è Allegri. E' più facile, perché già libero da altri contratti. E poi già conosce l'ambiente Milan. Forse per il tifoso del Milan, Allegri sarebbe più gradito di Conte, che qualche precedente negativo ce l'ha, essendo stato allenatore di Juve e Inter".

Thiago Motta, come ha preso il suo esonero alla Juventus?
"Faccio una premessa. Le critiche sportive sono sacrosante, giornalisti e commentatori sono lì per questo e se hanno opinioni negative su un fatto tecnico, su un modulo di gioco, possono e devono dirlo. Da uomo di calcio mi sorprende quello che è stato fatto a Thiago. Le critiche molto spesso sono produttive e si può imparare qualcosa, dagli attacchi umani no. E quello che ritengo che sia stato fatto a lui è questo. E non mi è mai capitato divederlo in 50 anni di calcio. Sono stati attacchi pieni di menzogne, anche perseguibili, da parte di molti giornalisti o commentatori. E questo mi dispiace, perché conosco Motta da quando aveva 18 anni. E' tutto meno che arrogante e presuntuoso. Ha sempre ritenuto che i veri protagonisti del gioco sono i giocatori, non gli allenatori. Vedere un giornalista che riporta una cosa falsa, che Giuntoli ha anche smentito, non si può accettare. Ci saranno delle conseguenze giudiziarie su questo. Quando metti un virgolettato, un giornalista deve controllare non una ma tre volte. Sennò ne sei responsabile. Un altro giornalista ha detto che è stato arrogante con i giornalisti, invece ha sempre risposto alle domande in conferenza stampa, preferendo queste alle interviste singole per non tirare fuori nessuno. E secondo questo giornalista questa cosa è stata giustamente pagata, e non è giusto. Anche le parole su Yildiz di Motta uscite negli ultimi giorno: si sono usate certe frasi per dire che c'era un cattivo rapporto. Succede da tutte le parti che ci siano alcuni giocatori che non amano degli allenatori. Hanno riportato che non ha ricevuto messaggi di addio e ringraziamento dai giocatori, ma ne ha ricevuti privatamente da tutti, alcuni anche pubblici. Quando Yildiz fa gol domenica scorsa, pubblicamente ha ringraziato Motta. E quindi...".

Perché non è sbocciata l'intesa con la Juve?
"Non entro nelle questioni tecniche, ma in questo momento la Juve è quinta con il calendario più facile di tutte quelle in lotta per il quarto posto. Io sono convinto che la Juventus abbia una rosa da quarto-quinto posto, ed oggi è lì. La Juve lo ha sostenuto di sicuro all'inizio. Di sicuro Thiago non è infallibile, come tutti, ma più avanti si potrà fare un'analisi più lucida su quanto accaduto".

Cosa pensa delle parole del presidente Saputo sull'addio al Bologna di Motta?
"Non è vero, se Saputo avesse dato retta alle richieste sul mercato di Thiago, probabilmente sarebbe rimasto lì. Sicuramente non è stato esaudito in quel momento. I dirigenti del Bologna sapevano da aprile o maggio che non sarebbe rimasto. Sentire Saputo che dice certe cose non mi è piaciuto. Italiano al Bologna sta facendo grandi cose, ma in questo successo c'è ancora in parte il lavoro fatto da Motta. Come anche Thiago ha usufruito al Bologna del lavoro fatto prima da Mihajlovic. Facile dire che aveva Calafiori e Zirkzee, ma sono diventati così grazie al lavoro di Motta".

Non era forse il tempo di andare alla Juve?
"Non lo so, è sempre difficile dire certe cose prima. E' possibile, sicuramente è andato nel posto più difficile d'Italia. Se vai alla Juve, si parte per vincere sempre il campionato. Motta non è uno sconosciuto nel mondo del calcio, è in questo mondo da 25 anni e certi commenti hanno fatto male. E non sono il solo che la pensa così, ho sentito per esempio Gasperini. Non mi ricordo in precedenza un tale accanimento per una persona che ha sbagliato qualcosa. Berta, grande dirigente, condivide il mio pensiero, che la Juve era da quarto-quinto posto. E oggi c'è una Juve a un punto dalla quarta. Tutto sommato questa grande debacle non la vedo. Quello che fa male a Motta è che dicano che aveva tutta la squadra contro, che non è assolutamente vero".