Bonatti: "Vedere Savona in nazionale è una gioia. Mbangula? Intelligente e furbo"

13.11.2024 12:20 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
Bonatti: "Vedere Savona in nazionale è una gioia. Mbangula? Intelligente e furbo"
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© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

Intervistato da "Gianlucadimarzio.com", Andrea Bonatti, ex tecnico della Primavera della Juventus, parla di alcuni ragazzi da lui allenati che adesso giocano nella prima squadra bianconera, su tutti Nicolò Savona: "Oggi vederlo in Nazionale è una gioia. Alla Juventus da ragazzino giocava poco: al suo posto c’era Mulazzi, stessa età e stesso ruolo. Nella stagione 2020-21 il direttore Scaglia ha scelto per lui il percorso giusto: è andato in prestito alla SPAL perché non avrebbe trovato minuti in Primavera alla Juve, ma fino a marzo 2021 non ha giocato neanche lì. Ha avuto continuità nelle ultime dieci di campionato e la SPAL ci ha battuto con lui titolare in fascia destra. A fine prestito la Juve voleva riportarlo a casa e tenerlo, ma lui aveva ancora paura di non giocare e voleva andare via. Dove? Al Torino, che lo aveva chiamato. Poi lo abbiamo convinto a restare. Gli ho garantito che avrei puntato su di lui perché ci credevo: ho alzato Mulazzi a esterno offensivo per farli giocare entrambi. Poi la bravura è stata tutta sua nel conquistarsi il posto ogni settimana e crescere tanto da arrivare in Nazionale.

Mbangula? Nel periodo Covid, Samu era andato a casa in Belgio e non voleva più tornare a Torino. A lui sono molto legato, è sempre stato smart: intelligente e furbo. Quella volta siamo stati duri: ‘Tu domani vieni qui, punto: in aereo, in macchina, in bici, non ci interessa’. Eravamo lì per aiutarlo e sapevo che lui poteva aiutare noi. È tornato e si è conquistato il posto da titolare, sotto-età, in partite importanti: ad Alkmaar contro l’AZ in un ottavo di Youth League e poi con l’Atalanta in semifinale scudetto.

Rouhi? “Lo aveva notato uno scout in Svezia. Sotto Natale stava finendo la stagione ed è venuto con noi a provare. Di solito per valutare i giocatori ci metto un paio di giorni, con lui sono bastati venti minuti: a fine allenamento era in sede a firmare”.