YILDIZ LE PANCHINE FANNO BENE, DEL PIERO STUDIÒ DA BAGGIO
Ci fidiamo di Alessandro Del Piero quando ci dice che i gol di Yildiz a San Siro sono un bel mattoncino per il futuro di Yildiz e per la sua consacrazione, quando ci dice che è un calciatore che mette da parte la partita appena giocata per pensare a quella successiva, lo speriamo e ci crediamo, del resto in queste settimane abbiamo sempre cercato di dire che Yildiz è un 2005, un ragazzo che deve ancora diventare un campione ma che con la numero dieci ti chiedono di esserlo.
I due gol di San Siro hanno salvato la Juve ed hanno un peso economico maggiore della rete al Psv, ma sono esattamente quello che i tifosi si aspettano da lui è da chi indossa quella maglia: dribblare, tirare, segnare. A San Siro gli e' riuscito quasi tutto perché sul bel cross di Savona, Yildiz poteva, forse, fare meglio.
Il turco non si è offeso per non essere partito dall'inizio, ammette che non è stato facile ma è felice e ringrazia tutti, anche se le sue parole ammettono che nel calcio impossibile sentirsi battuti: "Nel calcio tutto può cambiare, abbiamo giocato da squadra e tutto è andato bene".
Alla fine la panchina può e deve essere non solo uno stimolo ma anche l'occasione di cambiare le sfide in corso, a San Siro Yildiz è m starò più decisivo che mai, non era mai riuscito ad esserlo così in stagione in campionato.
La parola d'ordine, adesso, è equilibrio, capire il giocatore e lasciarlo giocare senza il peso di quella maglia, forse a San siro entrando dopo ha subito meno il peso, del resto anche Del Piero non ebbe subito la dieci che quando arrivò era di Roberto Baggio...