TJ - Morata si presenta: "Torno con più esperienza per l'opportunità della mia vita. Impressionato da Pirlo, voglio segnare ma soprattutto vincere. Champions obiettivo"
14.00 - Benvenuti alla diretta scritta della conferenza stampa di Alvaro Morata. Alle 14.30 il giocatore spagnolo si presenterà avanti ai media nella sala stampa dell'Allianz Stadium e parlerà del suo ritorno alla Juventus. Segui con TuttoJuve.com tutti gli aggiornamenti.
14.30 - A breve Alvaro Morata arriverà in sala stampa. E' tutto pronto per la sua conferenza.
14.45 - Inizia la conferenza stampa: "Ciao a tutti, è molto bello essere qua di nuovo, dopo un percorso che penso mi abbia reso un miglior giocatore e una migliore persona. Ce ne siamo andati in due e torniamo in cinque e penso che sono molto più grande come persona e giocatore in tutti i sensi e sono molto felice".
Quanto è nata questa trattativa? Hai voluto questo ritorno per tornare a quel livello?
"Sapete come è il mercato, alla fine sono qui e questo è importante per me. Può essere che non ho passato bei momenti nel corso della mia carriera ma conta essere qua, nel posto giusto e al momento giusto, soprattutto so cosa fare e non fare per rivivere situazioni già vissute e ho ancora più esperienza da quando sono stato qui, è una nuova opportunità per me: l'opportunità della mia vita".
Che effetto ti ha fatto rivedere Pirlo ma nel ruolo di allenatore?
"Un bellissimo effetto, sapevo che sarebbe diventato l'allenatore della Juve perché è fatto per questo. Un giocatore che amava così la palla, elegante, è ciò di cui ha bisogno la Juventus. Sono contento di essere qui con lui, è stato un mio compagno ma mi ha impressionato già con due allenamenti, da come gestisce il gruppo, da come è allenatore, è perfetto per questo club, sa come gestire il gruppo e come far giocare la squadra con palla, quindi i risultati saranno importanti".
Torino si aspettava un attaccante con caratteristiche diverse. Ti senti pronto a giocare con Ronaldo e Dybala?
"Sì, certo che mi sento pronto altrimenti non sarei venuto. Ci sono tante scelte in attacco, io devo lavorare al servizio della squadra. Tutti i compagni mi conoscono e sanno che darò tutto per aiutarli, per aiutarli a segnare, fare sponde, qualsiasi cosa mi chieda l'allenatore. Sono cresciuto molto e devo aspettare la mia opportunità e mettere tutto al servizio di questa squadra. Sono venuto qua perché voglio vincere come sa fare la Juve in questi anni e nella sua storia".
I numeri dei gol che hai fatto sono da bomber o da attaccante?
"Questa è una domanda che mi fanno tante volte e voglio essere sincero. Come attaccante ovviamente vorrei fare 40 gol, ma ne ho visti tanti nella mia carriera che hanno fatto 40 gol e poi non hanno vinto niente. Io ne ho fatti 15, a volte di più ma a parte l'ultimo anno ho vinto tante cose, da titolare, da non titolare ma con la mia squadra. Se volete guardare i numeri individuale, guardate il tennis, questo è uno sport collettivo e certo che voglio fare tanti gol e lavoro per questo".
E' la Juventus il vero club dei tuoi sogni?
"Sì, non mi nascondo. L'ho detto sempre, il mio sogno da bambino era giocare nell'Atletico Madrid e l'ho raggiunto. Poi quando sono venuto qua, in una squadra che ha scommesso tutto su di me quando ero giovane, e ho legato veramente tanto e ho sempre sognato di tornarci. Adesso sono qua, so che la gente parla tanto ma io so quello da fare, sono felice, nel posto giusto al momento giusto".
Il tuo ricordo più felice della tua prima esperienza alla Juve? Ti senti sottovalutato?
"No, penso che senza critiche vorrebbe dire che sarei ad un altro livello. Sono pronto, a 21 anni pensavo alle critiche, ora devo lavorare, mettermi con la testa e avere chiaramente cosa fare. Il ricordo più bello? Ho la testa piena di bei ricordi ma quelli più belli restano mia moglie e i trofei vinti".
Come hai ritrovato Cristiano Ronaldo e cosa ti ha detto?
"Sì, lo conosco abbastanza bene come persona, come giocatore lo conosciamo tutti. Ho avuto sempre un grande rapporto con lui, mi ha consigliato, ha detto che era felice per avermi ritrovato qui, avevamo parlato anche altre volte, abbiamo parlato delle famiglie, del calcio e della stagione".
Dove hai sbagliato in passato?
"Purtroppo è facile dire cosa ho sbagliato o cosa avrei potuto fare meglio. Quando sono andato via di qua, non dipendeva da me, sono i contratti del calcio e ci sta, bisogna rispettarlo. Al Chelsea ho iniziato bene, poi ho avuto un infortunio e le cose non andavano, ma sono cose che ci stanno anche, poi sono tornato in Spagna per un sogno che avevo da bambino e dovevo tornarci. Ma se fossi rimasto al Chelsea, la situazione sarebbe cambiata perché avevo fatto un bel numero di gol ma volevo tornare in Spagna perché sapevo di non poter cambiare il mio modo di vivere a Londra".
Qualche aneddoto delle ultime settimane?
"Ho parlato con tutti qua, c'era la possibilità di venire, sono stato felice all'Atletico, non so cosa il futuro dirà ma alla fine la gente vede cosa i giornali scrivono. Io mi tengo tutto per me, alla fine sono qua, all'Atletico ci sono altri giocatori e a me interessa essere qua. Ho sempre avuta la fiducia qui, sentivo i giocatori anche quando sono andato via, ho parlato col mister, ho parlato con Fabio ma non solo per venire alla Juve. Abbiamo avuto un rapporto da professionisti e con bei ricordi e adesso torniamo a vivere sfide insieme".
Come vedi l'importanza della Champions per la Juventus?
"Come tutti gli anni la Juventus è una delle squadre più forti al mondo, è qualcosa che hai in testa, tutti ce l'hanno, è importante per la Juve. Sono anni che ci vanno vicini, ma speriamo di farcela, sarei l'uomo più felice al mondo. Alla Juve si lavora per la Champions League, è quello che vogliamo tutti e bisogna lavorare perché ogni anno c'è una nuova possibilità".
Juve superiore ai rivali interni? Chi ti impensierisce di più per il campionato?
"Sono un appassionato di calcio e guardo tante partite, è vero che la Serie A è diventato il miglior campionato del mondo per i giocatori che ci sono, il livello di tutte le squadre però penso che quando vinci tanti anni di seguito, ogni anno è più difficile e la gente non dà valore a questo perché sono abituati a vedere la Juventus vincere, ma ogni anno ha più meriti eprché tutti vogliono vincere e battere questa squadra ma ogni anno è più difficile perché il livello cresce".
14.56 - La conferenza stampa si è conclusa. Maglia numero 9 e foto con Paratici per Morata:
Eccolo, il nostro 9️⃣ !
— JuventusFC (@juventusfc) September 25, 2020
La maglia di @AlvaroMorata in versione Away è qui! ➡️ https://t.co/lBJqJZSSUE
Termina la presentazione, a breve il report su https://t.co/0WCF8MKZsH! pic.twitter.com/BMl4JrnnIp