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TJ - ALLEGRI: “Domani dobbiamo superare uno scoglio molto grosso. Rabiot sta bene. Kean out 3/4 settimane. Weah è a disposizione”

14.12.2023 12:01 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - ALLEGRI: “Domani dobbiamo superare uno scoglio molto grosso. Rabiot sta bene. Kean out 3/4 settimane. Weah è a disposizione”

Massimiliano Allegri ha parlato alla vigilia della gara contro il Genoa. TuttoJuve.com ha riportato le sue parole in diretta: 

Che atteggiamento dovrà avere domani la Juve?

"Innanzitutto dovremo essere coscienti di che partita andremo ad affrontare visto che il Genoa ha dei numeri importanti . È una squadra aggressiva che gioca un buon calcio e Gilardino sta facendo un ottimo lavoro. Poi troveremo tre ragazzi che sono cresciuti nella Juventus. Quindi domani bisognerà fare una partita completamente diversa rispetto alle ultime tre".

Come sta Rabiot? Qual è il suo obiettivo a livello di punti?

"Obbiettivo personale non conta assolutamente niente. L'importante è l'obiettivo della squadra. Quindi sappiamo della difficoltà di domani, mancano 4 partite alla fine del girone di andata e poi faremo delle valutazioni. Rabiot sta bene. Tolto che Kean che abbiamo deciso di fermarlo perché quel problema che ha da sempre alla tibia lo abbiamo portato avanti lui è stato bravo a mettersi a disposizione e soffrire il dolore, ma è arrivato il momento di fermarlo per 3/4 settimane per risolvere il problema. Gli altri sono tutti a disposizione eccetto De Sciglio che è vicino ad essere riaggregato alla squadra e Weah è a disposizione e sarà parte della rosa che andrà a Genova". 
 

Vede Chiellini dirigente e al tempo stesso Bonucci come allenatore?


“Per quanto riguarda Giorgio credo che,  da ragazzo intelligente qual è, e ci siamo sentiti anche dopo il suo addio al calcio, ha fatto carriera straordinaria, ora ha ha finito un pezzo della sua vita e inizia una nuova vita. È normale che ora dovrà decidere quello che vorrà fare in futuro. Credo che abbia tutte le caratteristiche per ricoprire diversi ruoli, starà a lui scegliere e iniziare un percorso m un percorso che sarà diverso e dove deve iniziare un percorso da zero e Giorgio ha completamente queste caratteristiche. Io credo che. Leo non lo so, credo sia nella sua intenzione fare l’allenatore e gli auguro il meglio quando smetterà di giocare. Anche lui inizierà un percorso di allenatore perché credo voglia fare quello. Magari avrà le qualità e le possibilità di farlo. Però quando i giocatori smettono iniziano una nuova vita e i mestieri sono completamente diversi. Non è un'equazione matematica. Quindi rimettersi in gioco e lavorare è stimolante e se uno è intelligente può e deve iniziare un percorso diverso". 

Si immaginava di essere così vicino all'Inter e con le altre così attardate?

"Questa estate era difficile immaginare una classifica del genere. Però ora la Juventus è partita sapendo dei propri limiti lavorando molto sul costruire una squadra. Lo siamo diventati ma manca ancora molto e mancano 4 partite alla fine del girone di andata. Io credo che bisogna andare con i piedi per terra e avere equilibrio perché nel calcio il risultato che va male cambia la visione del futuro e a noi non deve succedere perché comunque anche quei momenti vanno gestiti. Sarebbe bello non averli e bisogna fare di tutto per non averli. Bisogna pensare a domani che sarà uno scoglio molto grosso e importante da superare e poi domani venderemo. Cercheremo di fare più punti possibili da qui al girone di andata che sicuramente ci consentirebbe di vedere le cose in modo diverso. Soprattutto per uno dei primi quattro posti in Champions perché questo fa parte del nostro percorso". 
 

Cosa manca per contrastare l'Inter?


"Sappiamo che l'Inter, in questo momento, è la favorita, è una squadra che è stata costruita per vincere il campionato. L'hanno detto loro, lo ha detto anche il presidente Zhang che l'obiettivo è la seconda stella, vale dire vincere il campionato quest'anno. Noi abbiamo iniziato un percorso quest'anno, ci sono giocatori che stanno facendo bene e sono molto contento, ma noi dobbiamo lavorare per migliorarci senza accontentarci. Dico un passettino alla volta perchè possiamo giocare solo una partita alla volta. In una partita non perdi o vince il campionato. Il campionato è un percorso da giocare con serenità ed equilibrio perché poi ci sono da gestire anche dei momenti in cui vengono le cose difficili. Noi dobbiamo pensare a noi stessi e continuare a lavorare e soprattutto non accontentarci".

La trasferta contro il Genoa è la più insidiosa della tre che mancano per chiudere il girone d'andata? L'1-0 è il tuo risultato perfetto?


"No il risultato perfetto sarebbe 3-0 così si soffre di meno a fine partita, però poi se facciamo 1-0 va bene anche quello. L'importante è portare a casa i tre punti. Quella di domani è la più difficile perché domani il Genoa gioca in casa e la Juventus ha sempre fatto fatica a Genova. Mi ricordo una volta non facemmo nemmeno in tempo a metterci in campo che già perdevamo 3-0, dopo 23 minuti. Perchè se a Genova impatti male la partita può succedere di tutto e poi è difficile ribaltarla, perché ha uno stadio che spinge, la palla è sempre in gioco. Quindi bisogna preparo e mettersi al loro ritmo e poi mettere in campo le nostre qualità".

Anche lei come Ancelotti si sente in lotta con la nuova generazione di allenatori?
"Il fatto che Ancelotti mi abbia messo insieme a lui e Mourinho per me è un onore. Carlo è il più vincente del mondo e Mourinho, lo dimostra anche quest'anno con la Roma che comunque è sempre criticato però la Roma è al quarto posto e di questo gliene va dato atto. Ci sono tanti allenatori giovani bravi che devono per forza fare carriera, perché diciamo che quelli più anziani prima o poi dovranno essere sostituiti. Però noi cerchiamo di difenderci bene indipendentemente da come si interpreta il proprio lavoro. Ho sempre sentito dire da quelli che hanno più esperienzaperchè quello cge ti migliora la vita è l'esperienza che fai, non c'è un metodo vincente. È difficile, nessuno può avere la verità sul calcio perché ci sono troppe variabili".

In che misura passare davanti all'Inter può essere un vantaggio? Può esserci più spazio per Yildiz nelle prossime partite?

"Il fatto che Kean è fermo per un mese, Yildiiz avrà più spazio. Sta crescendo come stanno crescendo gli altri ragazzi. Turno di vantaggio? Non c'è vantaggio, le partite vanno vinte sul campo, non c'è partita più facile o più difficile. Il campionato è molto equilibrato, lo dimostrano i numeri, quindi vincere le partite è molto più difficile. Bisogna fare dei punti per rimanere nelle prime 4 e stare lontano dal quinto posto e cercare di rimanere li in quella posizione".

Cosa chiederà a Chiesa e Vlahovic oltre al gol forse manca il tassello li davanti?

"Per quanto riguarda gli attaccanti sono molto contento. Perchè nelle ultime tre partite, soprattutto Dusan, ha fatto delle buone partite tecniche anche se non ha fatto gol, poi ha sbagliato il rigore a Monza. Però ha fatto delle buone partite tecnicamente e sta migliorando molto . Ed è anche in una buona condizione fisica e mentale. Quindi domani può essere l'occasione dove può fare gol. Perché all’inizio i gol di Chiesa e Vlahovic hanno permesso alla Juventus di fare un bel po' di punti. Poi come è normale che sia i gol li hanno fatti i centrocampisti e i difensori e su questo dobbiamo continuare. L'importante è avere quell'atteggiamento che abbiamo avuto fino ad ora. Soprattutto gli attaccanti che corrono molto e danno molta pressione e questi ci consente di difendere meglio come squadra".

Miretti non ha giocato per colpa della lombalgia o è una questione tecnica? Quota scudetto e Champions si sono alzate o abbassate? 

"La quota scudetto credo sia rimasta invariata a 90/92 più che 86, al momento. La quota Champions momentaneamente è a 72. Per quanti riguarda Miretti si sta allenando bene, ma son state scelte tecniche, sta bene fisicamente, quindi è un giocatore importante per noi".

C'è qualcosa che l'ha sorpresa in positivo della sua squadra?

"Sorpreso no, diciamo che ero incuriosito da cosa potessimo fare e lo sono ora da cosa  potremmo  fare. Perchè abbiamo fatto 15 partite e 36 punti ma non basta a niente. Dobbiamo lavorare settimanalmente e preparare al meglio le partite per fare più punti possibili. La caratteristica migliore che ha questa squadra è che è diventato velocemente una squadra. E soprattutto la disponibilità che hanno i ragazzi l'uno per l'altro. Non c'è una prima donna che mette i propri obiettivi personali davanti a quelli della squadra e questo credo sia un vantaggio straordinario per noi. Dobbiamo continuare così, attraverso le partite di sofferenza e la gestione della difesa. Attraverso il miglioramento nelle scelte dell'ultimo passaggio e gestione della palla. Ma credo che anche sotto questo aspetto stiamo migliorando". 

Ho letto che tu saresti stanco e provato dagli ultimi due anni dove hai fatto anche il dirigente, tocca ferro, ma se tu dovessi vincere lo scudetto hai pensato a salutare?

"(Ride ndr) IInnanzitutto non sono stanco e non ho fatto il dirigente perché la Juve ha avuto e ha ottimi dirigenti, ma è nella storia e nel dna. Perchè una squadra per ottenere i risultati, la base solida deve essere la società. Quando la società è strutturata bene dà forza all'ambiente e dà forza alla squadra e su questo la Juventus, nei 100 anni di proprietà della famiglia Agnelli, non sua mai mancato questo. Per quanti riguarda lo scudetto noi stiamo facendo un percorso di crescita, bisogna continuare a migliorare attraverso i risultati che alla fine sono la cosa che conta. Con l'obiettivo principale che l'anno prossimo bisogna ritornare a giocare la Champions. L'avremmo giocata anche quest'anno quindi non è un risultato che è mancato l'anno scorso ma l'anno prossimo dovremmo tornare a giocarla".
Termina qui la conferenza stampa di Massimiliano Allegri