Oggi e Domani - 2ª g. Champions League gironi) Dinamo Zagabria 0 Juventus 4 (Stagione 2016-2017)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
01.05.2017 10:52 di  Michele Messina   vedi letture
Oggi e Domani - 2ª g. Champions League gironi) Dinamo Zagabria 0 Juventus 4 (Stagione 2016-2017)
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

                                                   Un ricordo per Andrea Fortunato

                                                                 25 aprile 1994

                                                                 25 aprile 2017

Domenica sera da Capani trasmettevano Fiorentina Milan, con Mimmo e Vincenzo siamo andati a prenderci un negroni senza ghiaccio. Ci serviva la cameriera bionda, abbastanza antipatica, ma piacente e dalla belle gambe. Dopo aver svagato tra mucchi di ragazzini vocianti e impegnati a maneggiare il cell, senza posare gli occhi sullo schermo, giunti alla cassa abbiamo incontrato un saltellante sir Adrian e ci siamo presi la nostra rivincita. Massaggiandolo delicatamente sulla chierica, gli gridavamo: “E il Milan dov’è?”, sopportando i suoi: “Basta! Smettetela!” Diavolo di un confratello, non è mai disponibile ad un prolungato contatto sociale. Sono uscito tardi da scuola, in quanto con Annamaria abbiamo fatto vedere, agli assenti, il film “Non sposate le mie figlie”. Il portalistino con gli appunti era posato sulla panchina e quando Kiss Me Isi ha detto: “Andiamocene, sono 20 e 37”, è comparsa sull’altro marciapiede il procuratore aggiunto a spasso con il cane cinese. I miei occhi si sono incollati al suo essere e ho seguito a malincuore gli altri, mentre la mia perseveranza è rimasta incollata a lei. Come fare? Devo per forza commettere un reato per conoscerla? La prossima volta devo fare assolutamente qualcosa, non posso andare avanti così. È stata una partita al piccolo trotto, Hernanes veniva schierato dal primo minuto per far rifiatare Lemina, per il resto la Juve titolare con Evra al posto di Alex Sandro. Trovava la partita già iniziata con Genny e Michelinho nelle loro postazioni. Perdevo il primo goal, ero impegnato a mangiare la pizza in cucina e accorrevo prontamente al grido dei due seduti davanti al televisore. Michelinho felice diceva che aveva segnato la prima rete stagionale Dybala, mentre la voce di Piccinini e le immagini lo attribuivano a Pjanic. Il ragazzo era stato decisamente poco attento alle dinamiche del giuoco. Vedevo la traversa colpita da Schildenfeld, uno dei due disattenti centrali croati, e maledicevo la difesa poco attenta sui calci piazzati. La seconda rete di Higuain mi sorprendeva mentre stavo sbucciandomi la pesca per il vino e per poco il pollice della mano sinistra non diventava il luogo dove far ricambiare il sangue nella mia pelle rosa. Appena accorrevo nel salone i due mi accoglievano: “Stai pure là, che mentre eri assente abbiamo segnato due reti.” Li dovrei solo uccidere. Precedentemente erano rimaste a tavola due fette di pizza per mia madre, Giginho si era assunto il compito di guardiano del prezioso bene culinario dall’assalto di eventuali golosi. Dopo che mia madre aveva mangiato la sua fetta di pizza, lui le ha chiesto con la voce gonfia: “Nonna non ti mangi la seconda fetta di pizza?” Mia madre ha risposto che lei stava bene così. Nel cuore di Giginho nasceva una tenue speranza e il pancino cominciava ad emettere sospiri speranzosi. Quindi si era rivolto verso di me: “Zio, non la mangi la fetta di pizza?” Ho risposto che se la poteva mangiare tranquillamente, non avevo finito neanche di parlare e “Gnam! Gnam! Gnam!”, la pizza non c’era più. Nella ripresa sistemato al mio solito nuovo posto, ho visto la rete di Dybala, un sinistro preciso scagliato da trenta metri e atterrato alle spalle del portiere Semper, classe 1998. Prima rete stagionale del Picciriddu. Ci voleva proprio, come il numero 21 bianconero ammetterà nelle interviste dopo gara. Alla rete di Dani Alves molto rocambolesca, con il giovane portiere finito nella propria rete, esultavamo in due, Michelinho era già finito nella braccia di Morfeo. La Juventus del Livornese, che alla fine piccato richiamava i giocatori per fare un discorsetto alla squadra, ritornava alla vittoria fuori casa in Champions, che mancava dal settembre 2015 a Manchester.

Un mistero ha assalito le nostri menti. Il Tonio ed Enzuccio sono andati a mangiare giovedì sera. Come è stato possibile? Erano usciti insieme a noi, poi Mimmo è andato con Casimiro. Eravamo rimasti io, Ilario il Grigio e loro due. Siamo tornati a casa. Ieri sera abbiamo saputo che erano andati a cena giovedì sera. Come hanno fatto? Poi attraverso contatti tramite whatsapp e ulteriori indagini abbiamo svelato l’arcano: Enzuccio per sdebitarsi con il Tonio, per averlo aiutato nella vendemmia, gli ha offerto giovedì sera, dopo che ci eravamo lasciati, un antipasto di mare e una pizza ai frutti di mare. Senza dire niente a nessuno come due…….  

Martedì scorso il Macedone è entrato nella barberia di Suarez e gli ho detto: “Ho preso una decisione e te la voglio comunicare, aspiro a diventare tifoso dell’Inter”. Immediatamente il sorriso è sbocciato sulla faccia di Suarez e dei membri dell’Inter Club. Telegrammi di congratulazioni sono giunti da Pechino e da Shangai, fuochi di artificio hanno brillato nel cielo sereno di settembre e il grido: “FOZZA INDA” si è diffuso per tutto il sistema solare fino a raggiungere i confini di Orione. Strappare il Macedone dalle grinfie del tifo bianconero, è un colpo di mercato paragonabile all’acquisto di Messi, Ronaldo, GigiBuffon, Bonucci e Van Basten nella stessa sessione di mercato. Mentre tutti si congratulavano con lui, l’ex tifoso bianconero, ha voluto fare la prima dichiarazione da tifoso nerazzurro e davanti alle emittenti televisive del creato ha dichiarato: “Sono tifoso interista e mi auguro che l’Inter finisca in serie B, in modo tale da poter vincere un campionato”.

È stato espulso all’unisono da tutti i presenti alle prime luci della sera, per evitare ulteriori motivi di scandalo.