ESCLUSIVA TJ - Ubaldo Righetti: "Conte già ragazzo a Lecce era un leader. Che colpo aver preso Bertelli! Volata scudetto? La Juve non scivolerà"

25.04.2012 10:20 di  Gaetano Mocciaro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Ubaldo Righetti: "Conte già ragazzo a Lecce era un leader. Che colpo aver preso Bertelli! Volata scudetto? La Juve non scivolerà"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'ex difensore della Roma Ubaldo Righetti, in esclusiva per TuttoJuve.com, ci dà il suo punto di vista sull'avvincente testa a testa fra Milan e Juve ricordando, suo malgrado, come gli scivoloni siano sempre dietro l'angolo. Con la maglia giallorossa Righetti fu infatti protagonista in negativo del clamoroso scivolone contro il già retrocesso Lecce, perdendo uno scudetto che era ormai in pugno. Un precedente che deve tenere in allarme considerate le sfide apparentemente molto facili che la Juventus si appresta ad affrontare.

Ubaldo Righetti, Lei era in campo in Roma-Lecce del 1986 in una partita che vanificò una clamorosa rimonta ai danni della Juventus. Rivede scenari simili in Milan e Juve?

"Assolutamente no, il nostro fu un caso ben diverso. Il Milan è crollato con la Fiorentina perché esausto, noi perdemmo contro il Lecce in casa perché fummo presuntuosi e la pagammo cara. Ci sentivamo già vittoriosi e ognuno di noi iniziava a cercare la gloria personale e questo andò a scapito del gioco di squadra. Fu qualcosa di assurdo perché quel Lecce era già retrocesso e praticamente in vacanza. Lo stesso tecnico dei salentini Eugenio Fascetti a fine partita ci chiese come fu possibile un tonfo del genere.  La cosa si è ripetuta qualche anno fa in Roma-Sampdoria. Sinceramente non credo proprio che la Juve possa fare scivoloni simili. La squadra è carica dall'inizio stagione, mostrando un'applicazione e una concentrazione che è aumentata sempre di più. La squadra inoltre gioca con la stessa intensità, che sia contro la prima o l'ultima in classifica. Diamo merito anche al Milan di Allegri, che ha tenuto e sta tenendo testa, anche se fra nervosismo post-Champions e infortuni le cose si sono complicate".

L'ultima prova della Juve è stato un 4-0 schiacciante contro la "sua" Roma. Che impressioni ha avuto?

"Eccetto in alcune occasioni la Roma non ha mai fornito grosse prestazioni. I giallorossi poi appena vanno in svantaggio non hanno la forza di reagire e con la Juve sono emersi questi limiti".

Da ex difensore come valuta i progressi enormi che ci sono stati nella retroguardia bianconera?

"Conte è stato bravo a rigenerare alcuni giocatori, come Bonucci ad esempio. Poi Buffon è tornato Buffon e la grande concentrazione e applicazione che il tecnico riesce a trasmettere è stata determinante. Antonio poi lo conosco bene avendolo avuto compagno di squadra a Lecce. Ricordo ancora come ci trascinava, nonostante fosse fra i più giovani del gruppo. Però vorrei anche sottolineare il grande merito nell'aver strappato alla Roma Paolo Bertelli, che è un grande preparatore atletico. Con i risultati che la squadra sta ottenendo e vedendo come i giocatori riescono a rispondere ai continui solleciti di Conte è evidente come il lavoro di Bertelli sia straordinario".