La giustizia INGIUSTA e il suo racconto

18.06.2024 21:02 di  Claudio Zuliani  Twitter:    vedi letture
La giustizia INGIUSTA e il suo racconto

Dal mondiale 2006 dove gli juventini, a partire dal commissario tecnico Marcello Lippi, non dovevano partecipare causa “farsopoli” ma ce lo hanno fatto vincere. all’europeo in cui il blocco sarebbe nerazzurro (3 giocatori) e quindi l’Italia ama la nazionale. La differenza non la fa la notizia ma il racconto. Quel racconto sfasato e falsato che portava allora ad un commissario della federazione nerazzurro (Guido Rossi) ed oggi a un presidente federale che se ne esce così dopo l’audizione alla Camera. "La Juventus è stata condannata per una fattispecie e ha patteggiato per un'altra, come previsto anche dalla giustizia ordinaria. Il patteggiamento è previsto anche nel codice di giustizia sportiva. Per la prima fattispecie è stata condannata a 15 punti di penalizzazione, poi il Collegio ha richiesto una rivisitazione. Per la seconda ha chiesto un patteggiamento. È un fatto normale. Che la giustizia sportiva abbia avuto un effetto più incisivo di quella ordinaria lo dimostra il fatto che ci sono indagini ancora in via di esplicazione da parte della magistratura ordinaria, mentre la giustizia sportiva ha già esaurito il suo percorso. Noi siamo incisivi, rapidi e ritengo obiettivi nell'applicazione delle nostre regole".

Lo ritiene lui e tutti quelli che indagano, condannano e non amano la Juventus per usare un eufemismo. Questo il loro racconto. I fatti dicono che la Juve è stata condannata senza aspettare lo svolgimento di un processo ordinario dove esiste l’accusa ma anche la difesa. Dove pezzi di intercettazione non sono prove ma mezzi. Dove ci sono parti terze a giudicare e dove, trattandosi di bilanci, ci sono periti tecnici per spiegare. Il presidente dice di essere obiettivo ma forse sarebbe più giusto dire che vanno dritti verso i loro obiettivi. Perché non ci spiega come mai la giustizia sportiva è rapida quando riguarda la Juventus ma non è altrettanto presente, veloce e puntuale quando, per le stesse fattispecie di ipotesi di reato, riguarda altre squadre? Ecco che il loro racconto parla della loro nazionale amata dagli italiani ma si dimentica di dire che gran parte dei tifosi bianconeri non la ama per niente, anzi la gufa. A questo hanno portato vent’anni di soprusi ai danni della Juve che paga ed ha pagato sempre anche per gli altri. Caro presidente, la giustizia deve essere uguale per tutti e non deve prevedere disparità di trattamento. Che dire infine del racconto sui giocatori di allora, contesati dai soliti giornali ed oggi incensati fino all’esagerazione programmata. Se Barella è un mix di Pirlo e Gattuso, di De Bruyne e Kroos, allora Rabiot cosa sarebbe: un mix tra Zidane e Davids? E Szczesny cosa sarebbe: un misto tra Buffon e Jašin? E se il globo sta impazzendo per Carboni, Yildiz vale il miglior Del Piero? Quando tornerete sulla terra e la smetterete di raccontare il calcio a modo vostro , sarà troppo tardi perché il giocattolo si sarà rotto irrimediabilmente.