Gli eroi in bianconero: Davide LANZAFAME

Pionieri, capitani coraggiosi, protagonisti, meteore, delusioni; tutti i calciatori che hanno indossato la nostra gloriosa maglia
09.02.2015 09:48 di  Stefano Bedeschi   vedi letture
Gli eroi in bianconero: Davide LANZAFAME
TuttoJuve.com
© foto di Federico De Luca

Nasce a Torino, il 9 febbraio 1987. Muove i primi passi nella squadra dilettantistica del Barcanova, in cui suo padre era uno dei dirigenti. «Avevo cinque anni quando mio fratello mi iscrisse in una scuola calcio della città: la U.S. Barcanova. Giocavo sempre in avanti, un po’ per scelta un po’ perché l’allenatore probabilmente vedeva in me doti da attaccante, sempre che si ritenga possibile intravedere il futuro di un calciatore nei piedi di un bambino di cinque anni! Ad ogni modo ogni sabato Giovanni mi accompagnava al piccolo campetto di terra per gli allenamenti.
Ricordo che, al ritorno da scuola, facevo i compiti velocemente per correre a giocare. Poi arrivò il sogno: la Juventus. Giovanni mi accompagnò al provino di fronte ad una schiera di osservatori bianconeri che, dopo vari allenamenti mi richiamarono per darmi l’inattesa notizia che tutti i ragazzi di quell’età vorrebbero ricevere nella vita: “Sei stato inserito nella rosa dei Pulcini della Juventus”. Riecheggiano ancora nella mente quelle parole. Era la realizzazione di un sogno, la festa di una vita, io ed il calcio!»
Con le formazioni giovanili bianconere vince in totale un campionato Berretti, un campionato Primavera, una Coppa Italia Primavera, una Supercoppa italiana Primavera ed un Torneo di Viareggio, nel quale diventa capocannoniere: «Con la Juventus sfioro il titolo italiano della categoria Giovanissimi Nazionali perdendo la finale ai rigori contro l’Atalanta (grazie alle prodezze del portiere bergamasco Consigli). Ricordo la finale in cui conquisto il titolo del Campionato Italiano Berretti contro l’Inter davanti agli occhi di Massimo Moratti: feci i due goal che ci portarono alla vittoria. Passai in Primavera: un’annata indimenticabile! Divento Campione d’Italia Primavera contro la Fiorentina non giocando moltissimo (essendo di un anno più piccolo rispetto ai miei compagni) ma l’anno successivo è quello della consacrazione in quanto segno trenta goal in campionato e conquisto la Coppa Italia Primavera sempre da protagonista contro l’Inter segnando il goal decisivo a Milano e sempre nello stesso anno conquisto il titolo di capocannoniere con sette goal al Torneo di Viareggio. È un grande orgoglio per me poter scrivere che fu mio il goal della vittoria».
Esordisce in prima squadra il 3 giugno 2007, nella partita tra Juventus e Bari, penultima giornata del campionato di Serie B 2006/07, giocata nel capoluogo pugliese e terminata con la vittoria della squadra di casa (1-0). Proprio alla società barese viene ceduto in prestito per la stagione 2007/08. Nella stagione in Puglia si rivela uomo goal, arrivando prima del termine della stagione in doppia cifra giocando come centravanti, seconda punta od esterno offensivo. In questa posizione viene impiegato da Giuseppe Materazzi, mentre con Antonio Conte torna a giocare nella posizione di ala. Durante il campionato, disputato in maniera positiva, è stato autore di reti decisive che hanno permesso al Bari la permanenza in Serie B: «Il campionato purtroppo non procedeva nel migliore dei modi e, dopo la pesante sconfitta subita nel derby d’andata contro il Lecce, il presidente Matarrese decise di esonerare Materazzi e sostituirlo con l’ex stella bianconera Antonio Conte. Conte credette in me e decise di trasformarmi nell’indiscussa ed insostituibile punta d’attacco della squadra. Arrivai a dieci goal stagionali e fui convocato più volte nell’Under 21 di Casiraghi dove ebbi la fortuna di segnare il primo goal azzurro contro la Turchia nel prestigioso torneo di Tolone (torneo nel quale fu scoperto il mio idolo Cristiano Ronaldo). Si iniziò a parlare di me sempre più spesso, venni invitato a trasmissioni sportive, i media parlavano di me come di Lanciafiamme».
Il commissario tecnico della Nazionale Under 21 Casiraghi lo convoca per la prima volta per la partita contro l’Azerbaigian del 25 marzo 2008 valida per le qualificazioni agli Europei 2009. L’esordio sul campo avviene il 21 maggio con la Nazionale Olimpica, entrando nel secondo tempo di Italia-Costa d’Avorio (2-0), partita del Torneo di Tolone, manifestazione amichevole in preparazione ai Giochi olimpici di Pechino. Due giorni dopo segna il suo primo goal con la maglia degli azzurrini contro la Turchia Under 21. Dopo le positive apparizioni con la selezione Olimpica, il 5 settembre 2008 esordisce con l’Under 21, a Castel di Sangro, entrando nel secondo tempo di Italia-Grecia (1-1), partita valida per la qualificazione agli Europei Under 21 del 2009. Il 30 maggio 2008 viene data la notizia del suo trasferimento al Palermo nell’ambito dell’operazione che porta Amauri alla Juventus. Dopo aver esercitato la contro-opzione sul suo cartellino con i pugliesi, è ceduto a titolo definitivo per cinque milioni di euro al Palermo, per poi prendere metà cartellino per 2,5 milioni. Esordisce in Serie A il 30 agosto nella gara esterna contro l’Udinese, persa 3-1.
Il 26 dicembre dello stesso anno, il Bari ufficializza il suo ritorno in maglia biancorossa durante la sessione di mercato invernale, scelta fatta dal giocatore per tornare a giocare con continuità. La formula è quella del prestito secco, con l’avallo della Juventus comproprietaria del cartellino. Con i pugliesi vince il campionato cadetto 2008/09: «L’esperienza palermitana non inizia nei migliori dei modi visto che dopo la prima giornata il presidente rosanero Zamparini, causa la sconfitta contro l’Udinese per 3-1,decide di esonerare Mister Colantuono, mio grande estimatore, a cui subentra mister Ballardini, con il quale colleziono solo nove presenze nel girone di andata. Proprio per questo motivo decido che è meglio trasferirmi altrove e durante il calciomercato invernale decido di tornare a Bari. Ed è proprio con il Bari che ritorno a sentire il profumo dell’erba e l’affetto della gente che tanto mi aveva amato l’anno precedente. La squadra è al vertice della classifica di serie B e, grazie agli innesti di gennaio, fa quel salto di qualità che tutti i baresi aspettavano da otto lunghissimi anni. L’8 maggio 2009 (in coincidenza con la festa di S.Nicola, patrono di Bari) sotto la guida del “capitano” Conte conquistiamo la matematica promozione in Serie A con quattro giornate di anticipo grazie alla vittoria della Triestina sul Livorno (1-0). Di ritorno da Piacenza troviamo una città impazzita di gioia ed all’aeroporto non crediamo ai nostri occhi. Mi sembrava di aver vinto i Mondiali! La società ci mise a disposizione un pullman scoperto con cui facemmo il giro della città e trovammo ad accoglierci in piazza del Ferrarese 150.000 tifosi impazziti di gioia: finalmente il sogno si avverò e la mia scelta di tornare a Bari nel mercato invernale si rivelò azzeccata».
A fine stagione Palermo e Juventus, proprietarie del suo cartellino, decidono di rinnovare ancora per un anno la compartecipazione. Tornato quindi al Palermo per fine prestito, il 13 luglio 2009 passa con la stessa formula al Parma: «Dopo le lusinghe del Torino e del Bologna, decido di accettare la corte del Parma neopromosso in serie A e mi trasferisco con la formula del prestito in Emilia-Romagna dove segno la prima rete in serie A l’8 novembre 2009 in Parma-Chievo. Mi ripeto a Firenze siglando il goal della vittoria per 3-2. Ma la gioia più grande me la prendo nel finale di stagione quando dopo aver siglato un goal contro la Roma segno due doppiette consecutive. La prima nella vittoriosa trasferta di Torino contro la Juventus in cui segno 2 goal a Buffon e vinciamo per 3-2 , mentre la seconda doppietta la siglo contro il Livorno nell’ultima giornata di campionato».
Finito il prestito al Parma, il 25 giugno 2010 Palermo e Juventus, proprietarie ciascuna di mezzo cartellino del giocatore, si accordano per il rinnovo della comproprietà e per il passaggio alla squadra bianconera. Esordisce nuovamente in bianconero, per la sua seconda presenza in assoluto, il 29 luglio 2010 in Shamrock Rovers-Juventus (0-2), nell’andata del terzo turno preliminare di Europa League giocata da titolare.
A causa dello scarso utilizzo in bianconero (3 presenze in campionato e 6 in Europa League comprese 4 apparizioni nei turni preliminari), il 4 gennaio 2011 si trasferisce in prestito al Brescia, che gli corrisponde la totalità dell’ingaggio. Esordisce con le rondinelle già due giorni dopo, in Brescia-Cesena (1-2) , entrando al 47’ del primo tempo al posto di Alessandro Diamanti.