Gli eroi in bianconero: Alberto BERTUCCELLI

Nasce a Viareggio (Lucca) il 14 gennaio 1924. Terzino. Cresciuto nella Lucchese, nell'estate del 1949 sembra debba finire al Torino, che sta faticosamente ricostruendo la squadra scomparsa a Superga: un infortunio determina però un raffreddamento nelle trattative fra rossoneri e granata, ed il forte difensore approda così alla squadra bianconera.
Bertuccelli è un terzino molto grintoso; la sua velocità ed il suo scatto, uniti ad un tocco di palla raffinato ed ad un impeccabile anticipo, lo fanno diventare un ottimo terzino sistemista, abile non solo nell’interdizione ma anche nella costruzione del gioco. Alberto è uno dei primi terzini fluidificanti del nostro calcio e le due reti segnate nella massima divisione, (una nel derby contro il Torino), in un epoca dove i terzini difficilmente superavano la metà campo, ne sono la riprova.
Il 22 Maggio 1949, a Firenze, davanti a 90.000 persone esordisce in Nazionale; è uno dei protagonisti dell’incontro tra l’Italia e l’Austria di Kowanz, Huber, Stojaspal, vinto per 3-1 con le reti di Cappello IV°, Amadei e Boniperti.
Il 30 Novembre 1949 a Londra, allo stadio del Tottenham, gioca contro la nazionale inglese, in un campo reso pesantissimo per la pioggia; la nostra Nazionale viene sconfitta per 2-0, ma Bertuccelli è uno dei migliori, tanto da meritare gli elogi della stampa inglese per le sue caratteristiche e la sua grinta, così vicina al loro modo di interpretare il calcio.
Nel 1950, quando già si trovava in ritiro a Livorno con la selezione che avrebbe partecipato ai Mondiali in Brasile, Bertuccelli subisce un infortunio che lo terrà lontano dai campi per mesi. Tornerà a giocare con gli azzurri, il 26 Ottobre 1952 a Stoccolma, contro la Svezia, in un incontro che vede la nostra Nazionale pareggiare per 1-1. L’ultima partita come titolare nella Nazionale, è quella giocata allo stadio Favorita di Palermo il 28 Dicembre del 1952 contro la Svizzera, che si conclude con la vittoria degli Azzurri per 2-0.
Bertuccelli è stato ambasciatore dello sport Italiano all’estero, sia con la maglia della Nazionale Italiana che con i colori bianconeri della Juventus.
Nel 1954, dopo cinque anni alla Juventus, nei quali totalizza 144 presenze, 2 goal ed altre due convocazioni come riserva in Nazionale, passa alla Roma dove, dopo un anno di continui infortuni, conclude la sua carriera calcistica.
DA “HURRÀ JUVENTUS” DEL GENNAIO 1993:
Alberto Bertuccelli eredita, a distanza di qualche stagione, la maglia numero due di Foni e se ne rende in tutto e per tutto degno. Il toscano approda alla Juve nell’estate del 1949, a venticinque anni, ed è uno dei protagonisti della scalata bianconera al primo scudetto dopo il mitico quinquennio. È la Juve di Parola e Boniperti, Martino e Muccinelli, John Hansen e Præst. Una Juve di campioni, in cui l’alacre impegno del terzino destro viareggino diventa il collante decisivo.
Bertuccelli è un marcatore implacabile, talvolta rude ed altre volte delicato, a seconda della tempra dell’avversario di turno. Non si risparmia ma, e forma con Manente un’altra coppia invidiata e temuta da tutti. La sua ampia falcata ed il suo senso dell’anticipo, lo impongono ad un lotto pure qualificato di colleghi quando si tratta di conquistare, dopo la maglia bianconera,anche quella azzurra della Nazionale, in cui gioca una mezza dozzina di partite tutte di buon livello.
Problemi muscolari ne limitano a volte la continuità ma non l’ardore, lo slancio bellicoso. Il gran naso ed i pochi capelli lo rendono facilmente individuabile dagli spalti: un gregario fondamentale in una Juve di campioni, capace di giocare 144 partite dal 1949 al 1954 e di firmare due scudetti tra i più belli della storia juventina, quelli del 1950 e del 1952. In quegli anni, infortuni a parte, nessuno in Italia lo vale, nel ruolo. Eppoi, volete mettere la soddisfazione di far parte di quella che, secondo molti critici, è stata la Juve più bella e più forte di sempre: Viola, Bertuccelli, Manente, Mari, Parola, Piccinini, Muccinelli, Martino, Boniperti, John Hansen e Præst. Ai tifosi juventini con i capelli bianchi verranno sicuramente i brividi.