Romagnoli (Repubblica): “La Thiagocrazia applicata alla cosa pubblica”

25.08.2024 09:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Romagnoli (Repubblica): “La Thiagocrazia applicata alla cosa pubblica”
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Il collega Romagnoli su Repubblica: Se Thiago Motta non esistesse, in Italia non verrebbe mai in mente di inventarlo. Eppure piace. Tanto. Il suo metodo, dopo una sola giornata di campionato e una vittoria sul Como, ha già fatto conquiste. È un’idea, un sistema, addirittura una forma di governo, che qualcuno ha battezzato “thiagocrazia”. Dallo Spezia alla Juventus, passando trionfalmente per Bologna, Motta abolisce le gerarchie (nemmeno il capitano è più sicuro del posto, figurarsi dei gradi). Abbatte i totem (da Nzola a Chiesa passando per Arnautovic). Cancella le rendite di posizione (Douglas Luiz può essere stato strapagato, ma se si allena meglio di lui gioca Mbangula).

Sposta le pedine (Kiwior davanti alla difesa, Posch di lato, Danilo in panca). Fa vacillare le certezze (di solito ne restano tre, una per reparto e neanche sempre). Resta lui: un po’ stranino (copyright Saputo) e un po’ tirannino.
Un metodo del genere (al di là del sistema di gioco) ha bisogno di particolari congiunture. Deve venire dopo una profonda crisi, avere un mandato forte e duraturo, trovare un ambiente disperato ma serio. Poiché le forme di governo, come gli schemi in campo, non possono più essere vere novità, ma soltanto riproposizioni aggiornate, va detto che un simil Thiago c’era già stato e c’è ancora, ma altrove (e non per caso entrambi han detto no a De Laurentiis). (...)".