Nicchi schock: "Pallottole per posta indirizzate a me e Rizzoli"

Adesso la situazione comincia a diventare intollerabile. Il presidente dell'AIA, Nicchi, in una conferenza stampa convocata a Roma denuncia: "All’Associazione italiana arbitri sono arrivati plichi con pallottole indirizzate a me, al vice presidente e al designatore Rizzoli. È un fatto nel dominio della Digos e all’attenzione del Viminale e del ministro degli Interni".
La colpa non è solo della folli di alcuni individui, ma anche di chi fomenta certe pazze convinzioni: "C’è un giornalista professionista che in una trasmissione ha affermato: “Hanno dichiarato guerra a un popolo e in guerra non si va suonando lo zufolo, si va sparando. Bisogna sparare agli arbitri e non permettere loro di arbitrare”. Questa è la conseguenza. Il giornalista in questione è stato già denunciato".
Il quadro è davvero oscuro in generale: "L'arbitro Di Bello, che ieri ha arbitrato molto bene Inter-Milan, assieme a un altro (Giacomelli, ndr) dovrà comparire in tribunale dal giudice di pace perché non avendo dato un rigore è stato convocato in tribunale dall'associazione dei consumatori. Vi risulta che un giocatore di Serie A se sbaglia un rigore viene convocato in tribunale dopo una settimana? Questa è una cosa gravissima. Come facciamo a mandare gli arbitri ad arbitrare sapendo che possono subire la stessa sorte per un errore? Ci sono tesserati che parlano di malafede del mondo arbitrale, non ho sentito nessun intervento".