Moratti: "Senza responsabilità ora mi manca quel senso del dovere"

19.10.2024 22:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Moratti: "Senza responsabilità ora mi manca quel senso del dovere"
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Alla vigilia di Inter-Roma, Massimo Moratti è intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo. Ecco le parole dell’ex presidente nerazzurro:

Roma-Inter le rievoca tanti ricordi? Immaginiamo, perché ci sono state delle rivalità straordinarie sotto la sua presidenza.
“Anche sotto la presidenza di mio padre è sempre stata una partita fantastica tra le due squadre, decisiva per andare avanti nel campionato. Porta tanti ricordi, insomma”

L'anno del triplete è stato trionfale per voi, due dei tre trofei li avete presi sulla Roma, perché la Roma è sempre stata la seconda in quel caso. “A Roma erano molto arrabbiati, ma non l'abbiamo fatto apposta. Eravamo avversari in quel momento. Devo dire che è stato un avversario fenomenale, perché fino all'ultima giornata non sapevamo se avremmo vinto il campionato. È stato emozionante proprio perché avevamo un avversario fantastico”

Presidente, ci sono tanti aneddoti, ma è difficile condensarli. Tra il serio e il faceto, come ha reagito quando Franco Sensi disse "gli ho mollato una bella sola a Moratti", parlando di Batistuta?
“L'ha detto anche di Cristiano Zanetti. Quando li ho comprati, disse così. Ma io l'ho fatto più per grandissima stima e simpatia nei confronti di Batistuta, era un simbolo del calcio meraviglioso”-

Quanto è cambiato il calcio dalle proprietà che erano anche compartecipi del sentimento dei tifosi? Ora le società sono tutte straniere, pensa che questo allontani i tifosi?
“I tifosi della Roma sono in contestazione perché c'è stato un cambiamento di allenatore che non è stato accettato. Però gli stadi sono pieni, e le società straniere hanno più mezzi economici. È meglio una proprietà di una famiglia o un gruppo rispetto a un fondo”.

 Pensa che siamo pronti per l'arrivo di un fondo arabo in Italia? Si parla del PIF, in particolare alla Roma.
“Il mondo arabo si è messo seriamente nel calcio, ma non so se questo significhi abbandonare l'ambizione di avere una squadra in Europa. Trattative con fondi arabi si sentono da anni, ma non succede mai nulla”

Lei ha sempre amato José Mourinho, che ha portato un trofeo alla Roma, non era scontato.
“Mourinho per me è stato fantastico. Ho tifato molto per lui quando era a Roma, perché è uno dei professionisti più seri che ho conosciuto”.

Lei ha cambiato tanti allenatori, a volte anche diversi contemporaneamente. Pensa che sia giusto considerare un tradimento ciò che ha fatto la Roma con De Rossi dopo sole quattro giornate?
“È stato uno shock per tutti, anche per chi non è tifoso della Roma. De Rossi aveva portato simpatia e voglia di riuscire. Però le ragioni per cui una squadra cambia allenatore possono essere tante. A me è capitato di cambiare Mancini, che aveva vinto tutto, per prendere Mourinho. Può capitare di voler strafare o risparmiare”.

Lei riesce ancora a seguire l'Inter con la stessa partecipazione di prima?
“Obiettivamente cambia molto. Quando sei responsabile di qualcosa, c'è anche il senso del dovere nei confronti dei tifosi. Ora manca quel senso del dovere, quindi la passione cambia un po'”-

Presidente, una curiosità: è vero che quando prese Wesley Sneijder il consiglio arrivò da un barista di Milano Marittima?
“Sì, assolutamente vero. Ero al mare con mio figlio, e un barista interista mi disse che dovevamo prendere Sneijder per aumentare la velocità della squadra. E così fu”-

Il suo amore per Recoba è diventato mitologico. Qual è la sua intuizione di cui va più orgoglioso?
“Mourinho, sicuramente Mourinho.”