Marotta: "Nel calcio italiano dobbiamo combattere litigiosità e personalismi esasperati. Sull'inchiesta ultras dico che..."

25.12.2024 12:30 di  Niccolò Anfosso   vedi letture
Marotta: "Nel calcio italiano dobbiamo combattere litigiosità e personalismi esasperati. Sull'inchiesta ultras dico che..."
TuttoJuve.com
© foto di www.imagephotoagency.it

Beppe Marotta, presidente dell'Inter, è stato intervistato dai colleghi di Sky Sport. Di seguito un estratto delle sue parole.

Sposti equilibri in Lega e in Figc, in molti ti definiscono il personaggio più potente del calcio italiano: cosa ne pensi?
"No, io sono una persona che ha raggiunto il pieno della propria esperienza calcistica, conosco bene questo settore avendo iniziato da ragazzino. L'aspetto che dobbiamo combattere è la litigiosità e dei personalismi esasperati. Dobbiamo essere tutti uniti per portare avanti un fenomeno che a tratti traballa nel confronto alle altre nazioni europee. Dobbiamo rivolgerci al Governo, i grandi problemi sono il Decreto Crescita che non ci dà la possibilità di utilizzare gli stranieri con agevolazioni che un manager ha. Guarda caso, nel momento in cui è stato attuato il Decreto, le nostre squadre sono arrivate tutte in fondo nelle Coppe. Ci siamo ritornati anche, l'Atalanta ha vinto".

Così non si darebbe spazio ai giovani italiani.
"Basta calibrare, mettendo un tetto verso l'alto così che il mondo giovanile non venga toccato. Non si va a prendere un 16enne straniero perché non avresti lo sconto, ma giocatori affermati che facciano crescere gli altri".

Presidente della FIGC, Ministro dello Sport: è un'idea a cui pensi?
"Grazie, ma io sono un amante del mondo del calcio e dello sport. Sono contento della mia carriera, sono contentissimo di fare il presidente dell'Inter, un ruolo che mi occupa molto. Poi mi dedico a osservare a ciò che avviene attorno a noi. Una delle grosse pecche del nostro sistema è che non può garantire lo sport in modo gratuito ai nostri bambini. Abodi è un ministro moderno, acuto, insieme a Valditara devono creare il connubio tra attività scolastica e sportiva".

Resterai all'Inter ancora a lungo?
"Sì, all'Inter sto bene per cui spero di dare risultati, contribuire a ottenerli".

C'è un metodo Marotta che è rimasto uguale in tutti questi anni?
"Il mio metodo è quello di aver ascoltato per grande parte della mia vita tutti quelli che erano più anziani di me. Dopodiché nella seconda parte della mia vita sto cercando di dare gli insegnamenti che ho ricevuto. Mi diverto ancora moltissimo, altrimenti non farei questo mestiere. La passione è quella che mi stimola, l'adrenalina della partita non te la dà niente e nessuno". 

Sull'inchiesta ultras: "Innanzitutto, esprimo gratitudine alla magistratura e alle forze dell'ordine per l'opera che stanno facendo. Noi stiamo collaborando al fine di debellare un fenomeno straordinario in senso negativo che ha a che fare col mondo dello sport. Sono attività criminali che non c'entrano con lo sport. Io ho vissuto gli anni in cui c'era violenza fisica consumata all'interno o all'esterno di uno stadio, mentre oggi siamo di fronte a una situazione difficile da debellare. Noi stiamo collaborando al fine di garantire trasparenza".