L'ultrà Beretta inguaia l'Inter: "Marotta sapeva, parlavo sempre con la società"

05.01.2025 11:10 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
L'ultrà Beretta inguaia l'Inter: "Marotta sapeva, parlavo sempre con la società"
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Andrea Beretta inguaia l'Inter e Giuseppe Marotta. Il leader degli ultrà della Curva Nord nerazzurra, detenuto con l'accusa di aver ucciso Antonio Bellocco, è stato nuovamente interrogato dal pubblico ministero di Milano Paolo Storari il 20 dicembre. Durante l'interrogatorio - anticipa il Tg3 - Beretta ha identificato numerosi tifosi nerazzurri, decine di ultrà, guardando le loro foto su due album della polizia e specificando il loro ruolo, di semplici tifosi o di "azionisti", così vengono chiamati quelli che hanno partecipato ad azioni violente. 

Beretta era il leader della Nord anche con il Daspo, anche con la sorveglianza speciale, così come Luca Lucci lo era della Curva milanista.

Storari chiede: "Regola: gli scontri avvenivano con il consenso di Beretta e Lucci?". Beretta conferma: "Sì".

Eppure Beretta non poteva mettere piede allo stadio da 15 anni. Poco cambia, nella Nord, lui e pochi altri decidevano sul merchandising, cresta sui biglietti, striscioni. Se per lui fosse tifo, difficile dirlo, di certo erano soldi: in un anno, solo per i biglietti di Champions, 150mila euro a lui, 150mila al vice Ferdico e altrettanti ad Antonio Bellocco, poi ucciso da Beretta.

Ecco il racconto di Beretta, bandito dallo stadio: "Andavo lì, mi facevo vedere, parlavo con lo SLO (il respondabile tifoseria della società), poi a una certa ora andavo via perchè dovevo firmare". 

I pm gli chiedono fino a che punto la società sapesse del suo ruolo. "Era un tacito accordo", risponde Beretta, che racconta di aver parlato tante volte con Giuseppe Marotta, ad dell'Inter. "Tutti sapevano che dietro la società "We are Milano (che si occupava di merchandising) c'ero io che muovevo i fili".

Marotta, a suo dire, una volta lo rimprovera: "Andrea, mi raccomando, non fate casino, tenete... La contestazione ci sta magari per gli acquisti che non andavano…". Alla domanda dei Pm: "Era il periodo in cui lei era sottoposto al Daspo?" Beretta ha risposto in modo affermativo. "Quindi Marotta ha interloquito con lei sapendo che lei era sottoposto al Daspo?" "Sì, certo".