Gravina: "L'ultimo report evidenzia le criticità del sistema"

07.08.2024 17:10 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Fonte: FIGC
Gravina: "L'ultimo report evidenzia le criticità del sistema"

Quasi 300mila calciatori tesserati in più rispetto al periodo Covid, un impatto sul pil di 11,3 miliardi e quasi 130mila Unità Lavorative Annue attivate. Questi alcuni dei dati più rilevanti che emergono dalla 14ª edizione del ReportCalcio, il rapporto annuale sul calcio italiano e internazionale sviluppato dal Centro Studi FIGC in collaborazione con AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC Italia.

Un percorso virtuoso avviato dal 2011, con oltre 2.500 pagine prodotte nella versione italiana e inglese, insieme ai video riassuntivi dei principali highlights della pubblicazione, che si pone l’obiettivo di valorizzare il pilastro della trasparenza e costruire un patrimonio di numeri, dati e trend di valore strategico, un importante valore su cui costruire i programmi di crescita e sviluppo del calcio italiano.

Gli argomenti del ReportCalcio sono molteplici e rispecchiano la crescente multidimensionalità del calcio italiano: i tesserati, le Nazionali, il calcio professionistico, i confronti con l’estero, gli stadi e il fondamentale settore del calcio dilettantistico e giovanile. Il tutto insieme alla principale novità di questa edizione, il primo completo studio sull’impatto diretto, indiretto e indotto prodotto dal calcio italiano, che conferma quanto questo sport rappresenti un fondamentale asset strategico del Sistema Paese, a livello sportivo, economico, fiscale ma anche e soprattutto a livello sociale.

L’obiettivo del ReportCalcio è sempre più quello di rappresentare uno strumento strategico per accompagnare e sostenere i processi decisionali del Sistema Calcio, al fine di costruire un nuovo percorso, ambizioso ma realizzabile: coniugare la dimensione della crescita con quella dello sviluppo sostenibile, rafforzando, in parallelo, la competitività internazionale del calcio italiano.

Pubblicato sul sito della Federazione, il ReportCalcio è stato presentato su Vivo Azzurro TV in uno speciale condotto da Angela Pedrini con gli interventi del presidente della FIGC Gabriele Gravina, di Federico Mussi (partner PwC), dell'editorialista del Corriere dello Sport e manager Alessandro Giudice e del giornalista di Radio 24 e Panorama Giovanni Capuano.

“ReportCalcio è l’enciclopedia del calcio italiano – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina –; grazie ad un’attività di ricerca di altissima qualità e ad una scrupolosa profondità di analisi portata avanti insieme ad Arel e PwC, che ringrazio, evidenziamo i punti di forza e le criticità del sistema senza filtri e con la massima trasparenza. In estrema sintesi, l’attività di formazione coi giovani e quella volontaristica in ambito dilettantistico, cui si sommano le numerose progettualità nel campo della sostenibilità integrale, generano condivisione, benessere, partecipazione e cultura, nonché un indotto economico rilevante, cui abbiamo dedicato un apposito studio per la prima volta in questa edizione. I dati negativi, invece, riguardano il profilo economico-finanziario, laddove, seppur con segnali più incoraggianti rispetto agli ultimi anni, persiste una situazione molto delicata. In questo settore, la FIGC ha intrapreso una strada virtuosa che però non può essere davvero esaustiva se la necessità di trovare un sostanziale equilibrio tra costi e ricavi non diventa una scelta consapevole e definitiva da parte dei Club professionistici”.

“Nella stagione sportiva 2022-2023 - spiega Federico Mussi, Partner di PwC - il valore della produzione aggregata del calcio professionistico è aumentato del 24% rispetto alla stagione precedente, raggiungendo 4,3 miliardi di euro rispetto ai 3,4 della stagione precedente. Questo risultato è stato positivamente influenzato dalle eccellenti performance sportive di diversi club italiani nelle competizioni europee, che hanno contribuito all’aumento dei ricavi provenienti dai diritti televisivi, da ticketing, da sponsor e attività commerciali. Tuttavia, parallelamente alla crescita dei ricavi, i costi di produzione hanno registrato un trend in continua crescita, raggiungendo i 4,9 miliardi di euro (in aumento del 5,5% rispetto alla stagione precedente). Questi costi sono caratterizzati, in linea con le stagioni precedenti, da un'elevata incidenza dei costi del personale tesserato, che rappresentano circa il 70% dei ricavi caratteristici (escluse plusvalenze). In considerazione di quanto sopra, nella stagione sportiva 2022-2023, il settore ha registrato un disavanzo economico aggregato pari a 0,9 miliardi di euro (con una perdita aggregata di quasi 5 miliardi di euro nelle ultime 5 stagioni). A questo disavanzo contribuiscono per circa un terzo i principali club (quelli che hanno partecipato alle coppe europee), a conferma di quanto i risultati sportivi rappresentino sicuramente un driver fondamentale per il miglioramento degli indicatori economici ma che l’obiettivo di una sostenibilità economico-finanziaria strutturale appare sempre più legata alla necessità di implementare modelli di business virtuosi indirizzati ad una strategia di medio lungo termine, a un più “equilibrato” mix di ricavi tra ricavi da diritti TV, ricavi commerciali (incluso merchandising e e-commerce) e ricavi da stadio, a un migliore sfruttamento dei marchi e maggiori investimenti per la valorizzazione dei giovani talenti. Modelli di business virtuosi che contribuirebbero non solo a una maggiore sostenibilità economico-finanziaria ma anche a dare maggiore credibilità a un settore che necessita del supporto delle istituzioni (governative, istituzionali e finanziarie) per pianificare e realizzare investimenti di medio lungo periodo (in primis gli investimenti infrastrutturali in nuovi stadi)”.