Fabiani, ds Lazio: "Fazzini è un ottimo giocatore. Su Baroni e il mercato..."
Il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani ha parlato ai microfoni ufficiali del club:
I tifosi spingono per gennaio per prendere un centrocampista.
“Fazzini è un ottimo giocatore, i nostri scout lo hanno monitorato ma lo abbiamo anche incontrato. Ci tengo a dire una cosa, il mercato non lo fanno i social e non lo fa neanche Fabiani da solo. Servono una serie di convergenze, faccio un nome su tutti. Quando abbiamo preso Dele-Bashiru, se ci fosse stato solo il giudizio di Fabiani la percentuale del suo arrivo sarebbero stata bassa. Ci siamo però riuniti con l’area scouting, con il mio braccio destro Bianchi e Baroni e abbiamo visto delle qualità, il ragazzo ci sta dando delle risposte in campo e questo varrà per tutti, non solo per Dele-Bashiru. A me non piace un uomo solo al comando, a me piace condividere e confrontarmi con tutti. Il calcio non l’ha inventato Fabiani, oggi un tifoso sa capire se il giocatore è valido o meno. Questo è il mio modus operandi”.
Si sente di promettere ai tifosi laziali un innesto a centrocampo in questo primo mercato del 2025. Fazzini è un'opportunità da cogliere o è legata a filo doppio ad un'uscita per smarcare l'indice di liquidità?
“Fazzini è un ottimo giocatore come ho già detto, adesso ce lo stanno accostando in tutte le salse. Il calcio si fa con o senza Fazzini, se c’è l’opportunità di unire l’utile al dilettevole la società non si tirerà indietro. Vi posso garantire che stiamo visionando anche altri profili, sicuramente qualcosa la faremo. Vorrei però ricordare a me stesso che il mercato di gennaio si chiama da sempre mercato di riparazione. Al netto di qualche piccolo disturbo avuto per infortuni c’è poco da riparare, ma se vediamo che possiamo migliorare lo dobbiamo fare. Questa non è una promessa, ma una linea guida che ha la società. Non c’è alcun tipo di impedimento, una cosa però mi sento di dirla. Non faremo operazioni per compiacimento personale, noi faremo operazioni funzionali per il progetto altrimenti andiamo fuori dagli schemi che ci siamo prefissati. Il mercato alla Lazio non lo fanno i social o i procuratori, lo fanno gli operatori nella più totale condivisione tra tutti coloro che hanno delle responsabilità all’interno del mondo Lazio. Questo modus operandi partito nel settore giovanile sta dando grandi soddisfazioni, non possiamo allontanarci da questo modo di fare. Basta poco per rovinare il giocattolo, prendere un giocatore fortissimo ma che lo spogliatoio non accetta non è nelle nostre intenzioni. Come Fazzini ci sono tanti altri giocatori bravi, vedremo come evolverà la soluzione nei prossimi giorni. Odio però le forzature, inflazionare un nome non è positivo. Alla Lazio bisogna entrare in punta di piedi, come hanno fatto gli altri che sono stati accettati da Zaccagni, Marusic, Patric e gli altri. Non mi sognerò mai di mettere un elemento di disturbo nello spogliatoio, non mi permetterei mai di dire questo relativamente a Fazzini sia chiaro. Noi prenderemo giocatori funzionali e condivisi da parte di tutti quanti, dagli operatori di mercato ai magazzinieri. Prima di Natale è venuto a trovarci Milinkovic e ha preso il caffè con i magazzinieri, mi ha fatto enormemente piacere e questi sono i giocatori funzionali per noi. Finché farò parte di questa società funzionerà sempre così”.
L’eventuale strategia sul mercato può essere condizionata dall'infortunio di Vecino?
“Ci sono delle varianti che condizionano le società, non è successo solo a noi. Sono delle varianti che purtroppo cambiano le strategie, ma Baroni è stato un fenomeno in questo perché ha saputo nascondere tutto questo. Non ha fatto trasparire nulla, non si è mai appellato agli infortuni o alle assenze. Questo sta a significare che la si pensa tutti allo stesso modo”