De Laurentiis: “Campionato di quest'anno falsato, è come se l'avessimo vinto noi. Noi siamo quelli delle tre C: cervello, cuore e cog..."

De Laurentiis parla in conferenza: “Rispetto molto la cultura del tifoso. Innanzitutto non vi rendete conto di quanto siete offensivi nei confronti dei top player che sono già in squadra. Guardate caso, Chelsea, Manchester City e altri ci stanno violentando per portarceli via. Se sono da noi non sono top player e se vanno al City sì? Quando Conte mi ha chiamato per Koulobaly, offrendomi 58 milioni, io gli ho detto di no. La nostra è già una squadra di top player. Ci manca solo un terzino destro che sappia giocare anche a sinistra. Maggio è andato via e dobbiamo trovare un altro terzino, che diventi o già sia un top player. Io so che tutti voi vorreste Cavani, ma sgombriamo il campo. Cavani guadagna 20 milioni ogni 10 mesi. Avere Cavani e non far giocare gli altri, soprattutto ora che Ancelotti si è insediato, non sarebbe buono. Una squadra è fatta di 11 giocatori, non di uno. Guardate Higuain, con lui non abbiamo vinto. Lui ha fatto il record ed è andato a guadagnare il triplo, ma noi non abbiamo vinto.
Noi negli anni stiamo facendo degli assist a chi lavora da noi. Se Cavani mi chiama, si riduce l'ingaggio e mi mette in condizione di parlare col PSG, vedremo se il club vorrà cederlo. Nonostante lui abbia una parte di famiglia qui, quando c'era da andare via per guadagnare il triplo è andato via. Noi siamo quelli delle tre C: cervello, cuore e cog... Noi veniamo fuori da un calcio malata da decenni, inquinato e malato, in cui nessuno ha fatto mai un mea culpa vero. Siamo passati attraverso Calciopoli. Abbiamo un calcio sottomesso ad una centrale di Singapore che fattura milioni e milioni in nero. Abbiamo difficoltà a creare quell'etica che servirebbe. Abbiamo azzerato la Lega, ora la stiamo ricostruendo. Abbiamo azzerato la FIGC e ora vorrei che ci ricostruisse in maniera seria. Il campionato di quest'anno è stato falsato ed è stato scippato, ma è come se l'avessimo vinto. Noi apparteniamo a quelli che Totò chiamava 'La banda degli onesti'. Si dovrebbe entrare in una discorso troppo tecnico e di critica acuta per la gestione della rosa, ma non voglio riaprire ferite che si sono ormai rimarginate".