CHIELLINI a DAZN: "Siamo nella posizione che meritiamo. Futuro? Devo valutare con le mie due famiglie. A Wembley saluterò la Nazionale"
Giorgio Chiellini è intervenuto ai microfoni di Dazn. Le sue parole:
Come stai?
"Alla grande, in forma strepitosa".
Come era marcare Toni in allenamento?
"Lucone era troppo forte, era scomodo. Con quelle braccia poi che smanacciava sempre, riusciva sempre a venirne fuori. Tirava sempre male ma faceva gol, non so come facesse".
Non dire che tu sei sempre stato pulito...
"Infatti, io mi dovevo adeguare, era il mio campo di battaglia"
Il primo incontro con Ferrara?
"Eravamo a Capri, passava col cappellino e gli ho detto: 'Ciao Ciro, sono Giorgio Chiellini. Tra una settimana iniziamo il ritiro insieme. Mi è passato davanti, mi sembrava brutto non salutarlo (ride, ndr)".
E' più la fierezza per questo finale di stagione o è più il rammarico?
"Credo che alla fine siamo nella posizione che meritiamo per quello che abbiamo fatto durante l'anno. E' stato un percorso di crescita, purtroppo abbiamo iniziato con un handicap che ci siamo portati dietro. Però durante l'anno abbiamo sprecato varie occasioni per vari motivi, quindi nella sfortuna che abbiamo avuto alcune volte e la fortuna in altre, credo che siamo nella posizione che meritiamo. E' chiaro che non ci deve soddisfare, perchè questa squadra deve ambire sempre a vincere e provarci, però bisogna accettarlo e prendere questi miglioramenti per partire il prossimo per vincere questo Scudetto. Ma onestamente quest'anno non l'avremmo meritato".
Tra cinque anni sarai con noi di Dazn a commentare il campionato.
"Ci sono tutti i miei ex compagni, anche della mia età, qualcuno è anche più giovane (ride, ndr)".
Hai un'idea sul futuro?
"Vediamo, ve lo dico serenamente, ora lasciamo passare questo quarto posto importante, la finale di Coppa Italia, poi devo capire le mie due famiglie, quella a casa e quella al campo un po' cosa fare il prossimo anno. Ma ho 38 anni, è normale a fine anni mettersi lì e capire un po' le varie cose".
Ti volevo parlare della terza famiglia. Il 1° giugno c'è Italia-Argentina a Wembley. Sarai della compagnia?
"Di base, se sto bene gioco, e salutiamo la Nazionale a Wembley, dove ho vissuto sicuramente l'apice della mia carriera in Nazionale e forse in generale della mia carriera, quella vittoria è stata un qualcosa di unico e mi piacerebbe salutare la maglia azzurra con una partita celebrativa come quella lì".
Sarà l'ultima?
"Ci mancherebbe, l'ultima in Nazionale sicuro. Lasciamo giocare i ragazzi che sono bravi. In Nazionale sicuramente l'ultima".
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