Calafiori: "I tedeschi hanno sempre avuto la spocchia di sentirsi superiori e noi..."

19.03.2025 15:00 di  Alessandro Zottolo   vedi letture
Calafiori: "I tedeschi hanno sempre avuto la spocchia di sentirsi superiori e noi..."
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In vista del match contro la Germania Riccardo Calafiori, difensore dell'Arsenal, ha parlato in conferenza stampa: "Giocare in Champions League è un altro dei sogni che avevo da bambino e sono riuscito a realizzare. È un’emozione incredibile: nazionale, Champions, Premier… tutti incontri di livello altissimo che preferisco giocare invece che guardare. Sarebbe bello imparare il ruolo del centrocampista per saper fare quante più cose possibili in campo. L’emozione più grande percepita in carriera per quello che era successo nella partita precedente e per l’importanza che ha avuto. Ho rivisto più volte quell’azione contro la Croazia ad Euro 2024, ciò che più mi emoziona è la reazione sui maxischermi che sa di nazionale, di Italia, qualcosa che non si può provare nel club. Non ricordo cosa stessi pensando, ma consapevole fosse l’ultima azione della partita ho dato tutto me stesso. Mattia segnò un gol bello. Abbiamo ricominciato un nuovo ciclo con una squadra giovane, di cui conosco alcuni di più, altri meno. Sicuramente all’Europeo potevamo rendere meglio. Abbiamo accettato la batosta e deciso di ricominciare.

La prima partita vinta a settembre contro la Francia è stata determinante, da quella siamo migliorati tanto. Il prossimo sarà un test importante per vedere a che punto siamo. Non so che partita aspettarmi perché a entrambe le squadre mancano dei giocatori importanti. Vogliamo andare in semifinale di Nations League. I tedeschi hanno sempre avuto la spocchia di sentirsi superiori e noi li abbiamo sempre riportati coi piedi per terra. Ma ogni partita è a sé, noi siamo umili e cercheremo di ottenere il massimo. La Premier è un campionato che dà tanto, è un obiettivo diventare leader di questa nazionale. Ci sono tanti giocatori importanti nel gruppo, vorrei concentrarmi più sulla squadra che sul personale. Non mi sento di paragonare Serie A e Premier League. Nel campionato inglese le squadre pensano meno a difendersi, cercano di segnare un gol in più, un atteggiamento che aumenta l’intensità delle partite“.