Spalletti: "Ecco perchè abbiamo mandato a casa Retegui. Su Gatti e Cambiaso..."

Luciano Spalletti, allenatore dell'Italia, ha parlato prima della sfida contro la Germania: "Pizzul con la sua voce riusciva a portare dentro tutti quelli che erano a casa, riusciva a portarli nel rettangolo di gioco, a fargli vivere la partita in maniera molto più diretta, molto più vicino rispetto alle distanze effettive. Sapeva leggere benissimo la partita, da casa ci sembrava di avere a che fare con una squadra più forte grazie alla sua voce: era lui a dare volume, era l'attaccante che salta l'uomo dei telecronisti del suo tempo. Quando accelerava con la voce c'era sempre da aspettarsi qualcosa che poteva essere la soluzione per vincere la partita. È stata una perdita di quelle che ricorderemo per tutta la vita. Retegui l'abbiamo mandato a casa perché non ce l'avrebbe fatta, però si spera che recuperi con l'Atalanta per il campionato. Non ha un problema ben definito, ma un affaticamento. Per il momento non chiamo nessuno perché voglio vedere come va la prima sfida: può darsi che possa avere bisogno di una prima o una seconda punta in base ai recuperi di Zaccagni e Cambiaso. Se devo chiamare una prima punta chiamerò Piccoli, altrimenti Baldanzi. Zaccagni e Cambiaso presenti solo per la seconda? C'è questo rischio. Ballottaggio Ricci-Rovella? Sono un po' diversi, ma entrambi sanno giocare a calcio. Sono tutti e due bravi nella gestione e nella regia della squadra. Ricci, anche per come è stato impiegato ultimamente, è un po' più mezzala: si inserisce di più. Rovella è più mediano, è più quello che, quando fa questa riga per terra e vede che la gente vuole andare oltre, gli viene il sangue agli occhi. Diventa tignosissimo.
Non vi dico chi gioca, meglio se si aspetta l'allenamento: ho tanti dubbi, perché ho 23 calciatori forti. Il mio dubbio è su tutti, però al contempo mi fa stare tranquillo quando uno non va a casa: sono convinto che l'altro mi riuscirà a dare quello che desideriamo. Non dipende solo da come noi la vediamo dal campo, anzi dobbiamo riuscire a entrare negli occhi di chi ci vede da fuori. Italia-Germania non è una partita come le altre. Per i trascorsi, perché sono due nazionali fortissime, lo sono sempre state, e per la tipologia dei risultati che sono venuti fuori: hanno dato forza al fascino della partita. Sono convinto che sarà una bella gara, che entrambe giocheranno per vincere, a viso aperto. È chiaro che, se non saremo bravi nella gestione di alcune fasi della partita e dovremo rincorrere sempre, sarà molto difficile poterne uscire in maniera positiva. Per cui noi si va a giocare la nostra gara, loro ci metteranno la qualità che hanno: in alcuni momenti saremo costretti a scegliere come starci in questa qualità che esibiranno. E poi noi si vuole vincere: staremo a vedere. Gatti? Io guardo in proiezione delle due partite, dentro le due partite possono giocare tutti. Poi si valuterà di giorno in giorno, è chiaro che può succedere che tra la prima e la seconda faccia scelte differenti. Sono talmente ravvicinate che sarà difficile per qualcuno recuperare: lui è un calciatore che ha qualità ben precise, è un difensore molto forte con la difesa schierata. Ora sta mettendo roba, dentro la sua qualità, per poter fare anche cose diverse e accompagnare l'azione nella maniera giusta, cosa che non era la sua dote migliore. Noi lo abbiamo richiamato, perché vediamo tutto questo e la possibilità di adattarsi a fare cose nuove"