La Stampa - Motta, la Juve e la scuola catalana

19.03.2025 08:50 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
La Stampa - Motta, la Juve e la scuola catalana
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Su La Stampa: Motta, la Juve e la scuola catalana Le idee difese a costo dell'esonero. Il calcio di Thiago non esiste, e non solo perché a sottolinearlo fu lo steso tecnico dentro una notte contro il City, Se non possiamo parlare di gioco alla Motta, possiaamo, però, raccontarne l'avventura di Luis Enrique e di Xavi e come è narata la parentesi in riva al Lago di Fabregas. Se la scuola alla catalana va in panchina, il filo logico è lo stesso: crescere o passare una lunga finestra al Barça sembra trasmetterti l'ossessione per la ricerca del bello perché bello è stato il mondo ad immagine di Pep Guardiola. La regola delle quattro "P" l'ha scritta Xavi, ma vale per tutti quelli che pensano al pallone in un certo modo.

La prima "p" sta per pressione, la se-conda per possesso palla, la terza per posizionamento, l'ultima per percezione: un frullatore con l'unico scopo di arrivare alla meta senza strappi. Luis Enrique atterrò nel pianeta giallorosso e la prima mossa fu sostituire Francesco Totti la sera del suo debutto all'Olimpico: il risultato fu un disastro con lo Slovan Bratislava a segno per l'1 a 1 nove minuto dopo l'uscita  di scena, forzata. La scuola catalana è quella dei tecnici ispirati dal Guadiolismo che avuto culla a Barcellona, dove son passa-ti Luis Enrique, Thiago e Xavi: la filosofia di Pep Guardiola era improntata al calcio di movimento e al dominio del campo, a un gioco interpretato dal collettivo e non dal singolo.