Caso Rabiot, l'entourage di Al-Khelaifi replica all'ex Juve: "Incredibile, ora Nasser addirittura colpevole dei cori dei tifosi"

In Francia continuia a tenere banco il caso Rabiot. All'indomani di Psg-Marsiglia, l'ex centrocampista della Juventus si era scagliato contro il patron dei parigini Nasser al-Khelaïfi, ritenuto colpevole di aver permesso che tali striscioni venissero esposti nello stadio: "Insultare una madre e un padre defunto... Tutto ha un prezzo, un giorno", ha scritto il centrocampista in un messaggio pubblicato su Instagram. "Nasser, puoi avere tutti i soldi del mondo, e anche di più, ma la classe non si può comprare", aveva attaccato il nazionale francese, bersagliato dai tifosi del PSG con insulti verbali e striscioni censurabili nei quali è stata coinvolta anche sua madre - e agente - Veronique.
Oggi Nasser Al-Khelaifi, tramite il suo entourage, ha replicato così sulle colonne de L'Equipe: "È incredibile, ora Nasser è addirittura colpevole dei cori dei tifosi. Preferiamo restare eleganti e non rispondere".