Borsa, prima seduta dell'anno negativa per la Juventus
La Borsa di Milano ha chiuso in territorio positivo, in sintonia con gli altri mercati azionari europei.
L'indice Ftse Mib ha registrato un incremento dello 0,55%, raggiungendo i 34.734 punti.
Le principali Borse europee hanno terminato la giornata in aumento, in un contesto di notevole volatilità.
L'incertezza regna sui mercati finanziari, in attesa delle prime decisioni di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti. Anche la Cina è al centro dell'attenzione, a seguito di dati economici che indicano una persistente fragilità.
Il mercato azionario di Londra è avanzato dell'1,07%. Anche Francoforte (+0,58%), Parigi (+0,18%) e Madrid (+0,71%) hanno mostrato buone performance.
Il differenziale di rendimento tra i titoli di stato italiani (Btp) e tedeschi (Bund) è rimasto quasi invariato a 116 punti base, rispetto ai 115 del giorno precedente.
Il tasso di interesse sul decennale italiano è salito al 3,54%, da un precedente 3,52%.
A Milano, il settore energetico e delle utility è stato particolarmente performante, grazie alla forte richiesta di gas e petrolio.
Le banche, tuttavia, hanno registrato una giornata negativa.
Tra le principali aziende quotate, Saipem ha guadagnato un notevole +6,10%. Anche Eni (+2,84%) e Tenaris (+2,08%) hanno ottenuto buoni risultati. Recordati e Prysmian si sono distinte entrambe con un +2,27%.
Il forte aumento del gas ha sostenuto le utility, con Enel in rialzo del 2,02%, A2a del 1,96% e Snam dell'1,71%. Anche Campari (+1,36%) e Tim (+1,26%) hanno visto aumentare le loro quotazioni.
In rosso gli istituti di credito, con Bper che ha perso il 2,90%.
La giornata è stata sfavorevole per Mps (-1,41%) e per la Banca Popolare di Sondrio (-1,35%). Unicredit è apparsa debole, perdendo lo 0,38%, così come Banco Bpm (-0,54%). Intesa ha registrato un calo dello 0,34%. Il settore assicurativo ha mostrato risultati misti, con Unipol in calo dell'1,16% e Generali in aumento dell'1,21%.
Le preoccupazioni relative all'economia cinese hanno pesato sui settori del lusso e dell'auto. Cucinelli e Moncler hanno mostrato scarsi movimenti. Nel settore automobilistico, Stellantis ha registrato un lieve incremento dello 0,24%, mentre Iveco e Ferrari hanno segnato rispettivamente un calo dello 0,77% e dello 0,78%.
Nelle aziende a minore capitalizzazione, Geox ha chiuso in forte ribasso del 7,69%, a seguito di un piano di ristrutturazione del debito e di un aumento di capitale di 60 milioni di euro.
Tra le medie imprese milanesi, D'Amico ha guidato con un aumento del 6,70%, seguita da The Italian Sea Group (+4,99%), Ariston Holding (+4,11%) e Alerion Clean Power (+3,75%).
Le vendite più intense hanno colpito BFF Bank, che ha chiuso con un calo del 2,07%.
Anche Sesa ha mostrato un declino dell'1,77%, mentre El.En e Philogen hanno entrambi registrato una perdita dell'1,54%.
Juventus ha subito una diminuzione dell'1,06%, al contrario della Lazio che ha mostrato un incremento dello 0,48%.