Cicciarelli (Il Tempo): "La Supercoppa svela in chiaro il mistero della Juventus"

04.01.2025 15:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Cicciarelli (Il Tempo): "La Supercoppa svela in chiaro il mistero della Juventus"
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Il giornalista de Il Tempo, Fabrizio Cicciarelli, commenta la sconfitta della Juventus a Riad sui suoi canali social. le sue considerazioni:

"C'era una volta la squadra che puntava a vincere con i giovani e schiantava il Como col bel gioco. Poi a Verona soffriva più di quanto non dicesse il risultato, ma che importa, se vince. Poi non vinceva contro Roma, Empoli e Napoli, ma che importa, se non prende mai gol. Poi cominciava a prendere qualche gol di troppo, ma che importa, se vince contro Psv e Lipsia o rimonta l'Inter a San Siro. Poi i pareggi iniziavano a diventare tanti, Cagliari, Parma, Lille, Milan, Aston Villa, Lecce, Bologna, Venezia e Fiorentina, ma c'era sempre un infortunio buono per sottolineare che il bicchiere era mezzo pieno, e poi almeno non perdeva.

Così si arriva a Riad, dove la (discutibile) Final Four invernale di Supercoppa svela in chiaro il mistero della Juventus, a chi la racconta e la commenta senza guardarla troppo bene o forse senza guardarla affatto. La squadra è bruttarella, concetto che si sviluppa in noiosa nel palleggio e messa male in campo.

Nell'eterno confronto mediatico tra i belgiochisti, oggi incarnati da Motta, e i difensori oltranzisti di Allegri, da mesi - ma forse da anni - si è persa di vista la sostanza. Tra il "va tutto bene, Madama la Marchesa" e gli esoneratori seriali, è possibile che siano così poche le voci dissonanti, che (senza invocarne la cacciata) contestino a Motta le modalità di utilizzo dei Koopmeiners, degli Yildiz e dei Vlahovic, o le rotazioni cervellotiche che sembrano togliere sicurezza e lucidità alla squadra? È possibile che, dopo aver raccontato i martellamenti estivi del sergente Colinet, il tema della preparazione atletica non sia mai in discussione davanti a tanti problemi muscolari? È possibile che, con tante assenze, nessuno discuta delle scelte del club, da un mercato tanto opulento quanto incompleto a decisioni opinabili come la rinuncia al capitano Danilo, a scapito un reparto difensivo già indebolito? A riguardo torna in mente il trattamento fatto a Rugani, rinnovato a una ventina di giorni dalla scadenza e bocciato prima ancora del ritiro. Chissà che non succeda qualcosa di simile pure a Vlahovic, il cui faraonico contratto con scadenza 2026 sembra la premessa a una cacciata a prezzo di ammortamento residuo, cose già viste con Cristiano Ronaldo o Chiesa. Mentre al Milan si facevano - giustamente - le pulci a Fonseca e Ibrahimovic, a fronte di un rendimento non così differente da quello bianconero, per mesi sulla Juventus si è fatto finta di non vedere, quasi che a Riad sia stato un brusco risveglio. Magari la Supercoppa imprimerà un cambio di rotta in positivo e tra qualche mese saremo a commentare grandi risultati, ma per ora ci sono una serie di problemi da affrontare. A prescindere dagli aiuti del mercato, che non può diventare ogni sei mesi una costosa panacea".