TJ - La posizione dell'Atalanta su Koop è sempre quella. E forse non basteranno 60 milioni

"È ancora qua, come gli altri giorni. Non è cambiato nulla". Luca Percassi, a mezza bocca fra le risate generali, ha smentito offerte per Teun Koopmeiners. Quella paventata da 45 milioni da parte della Juventus si è persa per strada, chissà in che giri di PEC. Scherzi a parte, la realtà è che i bianconeri devono decidere come agire, se vogliono puntare dritto sull'olandese, primo obiettivo da sempre (ancora prima che finisse la stagione), oppure scegliere un'altra direzione. Che può essere quella di Nico Gonzalez, oppure di un altro tipo di centrocampista offensivo che sia più alla portata di tasche che sono in divenire.

Koopmeiners è un tuttocampista, uno che prende il pallone nella propria difesa e lancia come un quaterback. Ma segna come un attaccante, se messo nelle condizioni. È normale che uno così costi molto, il problema semmai è quando hai di fronte una società che non ha intenzione di cedere. Realisticamente i 60 milioni potrebbero non bastare, certo è che se la Juve dovesse formulare una proposta del genere ci potrebbero essere scenari differenti. E soprattutto che Giuntoli è riuscito a chiudere il Risiko delle proprie cessioni. Perché Chiesa, McKennie, Arthur, Rugani e company sono il freno che portano la Juve a dovere contare i centesimi e cercare di liberare spazio a bilancio.

Il problema è anche la tempistica. I 47 milioni rifiutati al Napoli, l'anno scorso, sono arrivati all'Atalanta il 17 agosto. Il tempo non stringe (ancora) ma ogni ora che passa Koop si allontana di qualcosina. Il rischio è che diventi non più raggiungibile, non tanto economicamente ma per una questione di opportunità, dell'Atalanta, di sostituirlo.