Claudio Pasqualin: "Cristiano Ronaldo sarà turbato, ma ha le spalle larghe. Marotta? Può andare ovunque. La Juve può vincerle tutte"
Claudio Pasqualin, ai microfoni di Tuttojuve.com, analizza il momento bianconero, tra il caso Ronaldo, l'addio di Marotta e la lotta per centrare i grandi obiettivi prefissati:
Partiamo dal discorso di Ronaldo e il caso giudiziario. Cosa ne pensa da avvocato?
"Da avvocato penso che le procedure negli Stati Uniti sono diverse rispetto a quelle italiane, poi è cambiata anche la legge. Hanno recentemente modificato i termini per la prescrizione del reato di stupro e quindi in teoria la possibilità di un procedimento penale c'è ancora".
Possono esserci delle ripercussioni sia sul giocatore sia sulla Juve quindi?
"Qualunque essere umano al centro di una questione penale di certo non è divertito e questa prospettiva non può essere portatrice di serenità e gioia. Credo però che Ronaldo saprà difendersi e avrà i suoi argomenti difensivi. Era una vicenda che sembrava chiusa e ora si riapre: la vita è fatta di queste insidie. Inutile dire che se non c'era era meglio per tutti, per Ronaldo e per la Juve intendo. C'è questa cosa, la Juve ha dimostrato solidarietà, il giocatore si è rivolto ad avvocati di fama e credo che il discorso del campo sia un altro. Lui ha le spalle larghe e penso che saprà superare dal punto di vista delle prestazioni sportive questa vicenda che non lo renderà più sereno, ma essendo un campione, parlando di calcio giocato. non dovrebbe avere incidenze. Sicuro incide sull'uomo Ronaldo, ma vedremo sul calciatore. Io non credo comunque perché ha le spalle larghe".
Per quanto riguarda la Juve dal punto di vista societario, invece...
"La Juve ha espresso la sua solidarietà nei confronti di un suo dipendente e questo ci sta. Hanno inteso fare così ed è una scelta diciamo aziendale".
Si aspettava Marotta via dalla Juve?
"No, certo che no. Era inatteso per chi come me non è nelle segrete stanze. Certamente Marotta e Agnelli si saranno parlati prima di rendere pubblico il fatto".
Si sta parlando di un Marotta all'Inter ora...
"Può andare dappertutto. Si è costruito un'immagine tale come dirigente che per lui nessun club è precluso, sia in Italia che all'estero. Nazionale compresa. Si parla adesso di lui all'Inter abbastanza a casaccio, io ora non ho notizie. Può stare all'Inter, alla Roma, al Real Madrid o anche alla presidenza del Club Italia".
Però resta un fulmine a ciel sereno
"Certo. Agnello l'ha motivata come un fatto generazionale, Marotta ne ha preso atto. Si capiva che non era divertito, però non poteva che prenderne atto".
La Juve può avere rivali nel campionato?
"No, non credo. Può addirittura vincerle tutte. È fortissima e lo scudetto non credo sia in discussione".
In Champions League invece?
"Lì contano anche gli episodi e non sempre vince la squadra migliore. La Juve si presenta come tale, ma i rischi nelle partite che precedono la finale e soprattutto nella finale, sono tanti. A volte decidono gli episodi su 180 minuti".