A MENTE FREDDA - In questo progetto di Juve c'è poco
Il tempo delle attese sta per scadere, la sconfitta contro il Benfica ha certificato lo status della Juve targata Motta: squadra senza capo, né coda. La situazione è critica sotto ogni punto di vista. Intanto in campo si ha la percezione di una confusione tattica, diversi elementi sembrano spaesati. A proposito, vedere tre giocatori su quattro adattati nella linea difensiva è l'emblema del momento. Inaccettabile. A parte un lampo iniziale e qualche tentativo sporadico, la squadra non ha dato segnali di vita. I gol incassati dimostrano uno scollamento tra i vari reparti, l'errore del singolo è la naturale conseguenza. Eppure serviva la riscossa dopo l'orrendo secondo tempo di Napoli. Al peggio non c'è mai fine. Sembra latiti la sintonia tra allenatore e giocatori.
A proposito di Motta, è evidente la confusione anche nelle dichiarazioni. Circoscrivere i problemi agli ultimi metri è quanto meno riduttivo. Così lancia messaggi sbagliati ai suoi, invece servirebbero parole di carica. A prescindere dalla mancanza di un'identità tattica, infatti il focus va fatto sull'aspetto emotivo. Alla minima difficoltà si spegne la luce, giocatori privi di grinta, nessuno è in grado di trascinare gli altri nei momenti critici. Non c'è un leader in campo. Insomma, questo gruppo tutto sembra meno che la Juve. Almeno per come la conosciamo storicamente. Così c'è il rischio di fallire la qualificazione alla prossima Champions League, obiettivo minimo e necessario. Senza sarebbero guai seri, soprattutto per l'aspetto economico. Forse è il caso che i vertici societari facciano una riflessione insieme all'allenatore: bisogna capire se esistano o meno soluzioni adatte per combattere la crisi. Il tempo non è molto.